Nella parrocchia di sant’Antonio a Decimomannu, dopo la celebrazione eucaristica di apertura sono in corso le 24 ore per il Signore, l’adorazione eucaristica continuativa, fortemente voluta da papa Francesco, alla quale partecipano i fedeli delle parrocchie ricadenti all’interno della locale forania.
Anche papa Francesco domani alle 17, nella basilica di San Pietro, celebrerà la liturgia penitenziale. «Quanto sarebbe significativo – ha detto – che anche le nostre chiese, in questa particolare occasione, fossero aperte a lungo, per chiedere la misericordia di Dio ed accoglierla nel sacramento del perdono».
Questa iniziativa, secondo monsignor Rino Fisichella, presidente del Pontificio Consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione, si colloca sempre più nel cuore della Chiesa, tanto che è diventato un momento che sembra essere un appuntamento fisso della Quaresima.
Il Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione ha predisposto il nuovo sussidio pastorale dal titolo «Neppure io ti condanno», per consentire a tutte le parrocchie, comunità ecclesiali e religiose, di prepararsi a vivere l’iniziativa nel miglior modo possibile.
Il Sussidio è diviso in due parti: nella prima parte si presentano alcune riflessioni sul perché del Sacramento della Riconciliazione. I testi preparano a vivere in maniera consapevole l’incontro con il sacerdote nel momento della confessione individuale.
La seconda parte propone una traccia che può essere utilizzata durante il tempo di apertura della chiesa, in modo che quanti vi accederanno per confessarsi, possano essere aiutati nella preghiera e nella meditazione attraverso un percorso basato sulla Parola di Dio.
Come ricorda il Santo Padre nella lettera Apostolica Misericordia et Misera “Il Sacramento della Riconciliazione ha bisogno di ritrovare il suo posto centrale nella vita cristiana (…), un’occasione propizia può essere la celebrazione dell’iniziativa 24 ore per il Signore in prossimità della IV domenica di Quaresima, che già trova molto consenso nelle Diocesi e che rimane un richiamo pastorale forte per vivere intensamente il Sacramento della Confessione”.
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