Accordo Regione-Direzione scolastica per l’alternanza L'iter seguito dalla agenzia Sarda per le politiche attive del lavoro

accordoAccordo tra la Regione e l’Ufficio scolastico regionale per l’alternanza scuola lavoro

In tema di politiche attive del lavoro, le istituzioni preposte si stanno sempre più impegnando affinché l’annosa e preoccupante distanza, tuttora esistente, tra mercato del lavoro e sistema dell’istruzione e della formazione possa quanto prima almeno ridursi.

Il decreto legislativo n°77 del 2005 rappresenta ancor oggi la magna charta in tema di alternanza scuola-lavoro. Dieci anni più tardi la questione fu ulteriormente sviluppata dall’assunto della legge n°107/2015. Eppure, nonostante le innumerevoli ed apprezzabili iniziative sul campo, stenta a decollare un sistema organico ed efficace volto a massimizzare un apprendimento meno teorico e fine a se stesso, per dar luogo ad una formazione ad ampio spettro, sempre più direzionata all’acquisizione di conoscenze e soprattutto competenze spendibili in ottica professionale. In ambito regionale, è di qualche giorno fa l’importante protocollo d’intesa sottoscritto tra Regione Autonoma della Sardegna, Ufficio Scolastico Regionale ed Agenzia Sarda per le politiche attive del lavoro (ASPAL).

Si tratta di un impegno formale per rendere maggiormente compatibili i due mondi che in passato hanno sempre avuto più di una difficoltà ad interagire. Le tre istituzioni coinvolte pertanto collaboreranno per integrare maggiormente i due sistemi, promuovendo azioni di informazione e orientamento e rendere così i percorsi formativi più connessi alle esigenze in perenne evoluzione del mercato del lavoro. Il documento richiama anche l’impegno concreto per un raccordo più stretto tra istituzioni scolastiche e imprese, senza escludere le sedi degli organismi regionali, per l’attivazione di esperienze di alternanza scuola-lavoro utili ed efficaci.

A tal fine potrebbe essere proficuo sviluppare i cosiddetti Laboratori territoriali per l’occupabilità, previsti dalla legge 107/2015 e riferirsi a buone pratiche condotte in altri contesti regionali, quali la Bottega Scuola (valorizzazione di settori artigianali e tipici di eccellenza), la Scuola Impresa (commercializzazione di beni e servizi prodotti durante le attività didattiche) e il progetto DESI (Dual Education System Italy) realizzato in Emilia Romagna nel settore della meccanica e della meccatronica.

Corrado Ballocco

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