Amore, dono e responsabilità: tre temi da sviluppare con la Pastorale giovanile La formazione

PastoraleRiassumere il cammino che in quest’anno la Pastorale giovanile ha proposto agli oratori per sviluppare il tema dell’amore non è semplice. L’amore, a prima vista, sembra un tema abbastanza comune ma cercare di svilupparlo e affrontarlo con gli adolescenti o i ragazzi che si preparano a concludere il cammino di iniziazione cristiana non è questione di tutti i giorni.

I ragazzi di terza media avevano iniziato, durante l’incontro d’Avvento, a «rileggere» con giochi, attività, brani del Vangelo e spunti di riflessione la bellissima omelia che papa Francesco ha rivolto ai ragazzi giunti a Roma da ogni parte del mondo per celebrare il loro giubileo.

Nell’incontro di domenica scorsa a San Sperate i cresimandi sono riusciti a concludere il loro percorso ragionando sulla grande missione che Gesù affida ai suoi discepoli: riuscire ad amare il prossimo come noi stessi, cercare di liberare il nostro cuore e quello di chi ci sta accanto da tutti quei sentimenti che ci impediscono di volerci bene.

Ai cresimandi è stato chiesto poi di mantenere due promesse: rileggere anzitutto con calma il testo dell’omelia del Papa e vivere la Quaresima cercando di liberare il cuore da tutti quei sentimenti che lo rendono pesante e incapace di voler bene.

L’attività riservata ai ragazzi delle superiori ha cercato di coinvolgerli nella realizzazione di un vero e proprio manuale d’amore. Come possiamo educarci ad amare? Cosa c’è da imparare per poter gestire i sentimenti e i nostri pensieri quando abbiamo a che fare con il cuore? Scrivere un manuale che contenga tutte le «regole», i segreti o i diversi «meccanismi» dell’amore, non è facile.

Noi cristiani abbiamo però un manuale vero che contiene la più grande lezione d’amore che ci sia stata nella storia dell’umanità: quella di Gesù. Nel suo manuale, ovvero il Vangelo, Gesù stesso presenta l’amore come dono e responsabilità.

Nel Vangelo di Giovanni è Lui stesso a dirci:  «Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri. Da questo tutti sapranno che siete i miei discepoli: se avete amore gli uni per gli altri».

Con la sua stessa vita ci invita quindi ad amare noi stessi e le persone che ci circondano. Ci «comanda» di fare una scelta ogni giorno. Scegliere di accogliere l’altro, di rispettarlo, di prendercene cura e di perdonare. 

Per questo motivo ai ragazzi sono state consegnate queste due parole: «dono» e «responsabilità». Dono significa donare tempo, amicizia, rispettare, custodire, attendere. Responsabilità poi perché amare significa impegnarsi, promettere, rispondere a se stessi e agli altri delle proprie azioni. Significa agire avendo piena coscienza del valore dell’altro.

Grazie a questi passaggi si potranno rileggere anche con chiave diversa i «sentieri» analizzati nell’attività di partenza vissuta durante il primo incontro diocesano a Dolianova e magari rileggere i testi del catechismo della Chiesa Cattolica cercando di comprendere a quale lezione più grande fa riferimento il magistero.

Alberto Pistolesi

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