I campi formativi: esperienze ormai cresciute nel tempo in qualità e quantità di adesioni Il percorso

pastoraleCon l’arrivo del mese di gennaio gli animatori di pastorale giovanile si attivano per progettare e organizzare i campi formativi previsti per il mese di aprile. Il 2017 sarà il quinto anno consecutivo di campi organizzati dalla Pg, esperienze formative ormai cresciute nel tempo in qualità e quantità di adesioni. Dal 2013 la proposta dei campi è riuscita a coinvolgere ogni anno circa duecento ragazzi. I primi tre anni ci siamo lasciati accompagnare e guidare dagli animatori dell’Ufficio per l’età evolutiva della diocesi di Bergamo, Chiesa all’avanguardia per quanto riguarda l’animazione, la formazione e il coordinamento di realtà oratoriali a livello parrocchiale. Grazie a questo aiuto iniziale la nostra squadra di animatori, cresciuta di numero e di provenienza dai diversi oratori della diocesi, ha avuto la possibilità di maturare l’esperienza necessaria per sviluppare e gestire un cammino formativo. In questa prima fase, che potremo definire «promozionale», il compito forse più urgente è proprio quello di presentare i campi come grandi occasioni di crescita ecclesiale per i nostri ragazzi. I campi diocesani rivolti agli animatori dei nostri oratori sono innanzitutto una piccola opportunità per fare esperienza di «Chiesa». Aldilà di quello che si può apprendere durante il campo, il vero valore formativo è quello di entrare in contatto con altri giovani che svolgono un servizio «nella» e «per» la comunità cristiana. Questo permette di scoprire come la missione della Chiesa coinvolga veramente tutti e che tanti si prodigano per vivere il mandato affidato da Gesù ai suoi apostoli: «Il mondo creda che tu mi hai mandato e li hai amati come hai amato me» (Gv 17,23). Oggi più di ieri si sente il bisogno di offrire a un ragazzo che ha appena ricevuto il sacramento della cresima o a un giovane attivo nella vita parrocchiale, la possibilità di incontrare coetanei con cui stringere legami di amicizia e collaborazione, per crescere nelle motivazioni del proprio servizio, superare possibili stanchezze o delusioni, scoprire che tante altre comunità sono «abitate» da ragazzi e giovani che si spendono perché credono in Gesù, nella forza del suo Amore, nel messaggio sempre attuale del suo Vangelo. L’incontro con realtà diverse è sempre stimolante, soprattutto nell’età in cui i «fatti» contano più delle «parole» e quando le «prediche» non bastano o le «lezioni» non insegnano quanto l’esempio di ragazzi e ragazze che non hanno paura di «metterci la faccia» per testimoniare, attraverso la vita gioiosa dell’oratorio, che crescere nella Fede e nella Carità è la grande avventura che porta ad assaporare la vita che Dio ci ha donato. Quale può essere allora l’invito che come ufficio di pastorale giovanile vogliamo rivolgere ai parroci della nostra diocesi e ai tanti adulti che coordinano le attività oratoriali? Approfittate dei campi diocesani per fare «uscire» i ragazzi, mettendoli in contatto con i coetanei che, con entusiasmo e voglia di fare, popolano i nostri oratori. Date loro la possibilità di riconoscersi come parte di una Chiesa viva e sempre pronta ad annunciare il Vangelo.

Alberto Pistolesi

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