Centro di solidarietà: prosegue il dialogo con il Comune Le interlocuzioni tra le parti non si fermano

Centro di solidarietà«Al momento i lavori non sono ancora iniziati ma prosegue l’interlocuzione con l’amministrazione e i Servizi del Comune».

Così don Marco Lai, direttore della Caritas,  racconta la situazione del Centro di solidarietà «Centro Giovanni Paolo II».

«Secondo quanto è stato finora definito – prosegue don Marco – sembrerebbe che il servizio Mensa e  quello del Centro d’ascolto, tutti localizzati al primo piano, non dovrebbero essere interrotti. Nel frattempo il Comune sta aiutando gli utenti a trovare sistemazioni alternative in modo che al più presto possano prendere avvio i lavori di ristrutturazione».

Una situazione in continuo divenire quella del Centro Giovanni Paolo II che da oltre un decennio ospita una serie di servizi per le persone in stato di fragilità e che in quella che è stata chiamata «la cittadella della Carità», avevano un importante riferimento.

Come già annunciato nello scorso numero gli urgenti lavori di ristrutturazione e messa norma di quello che era la Casa di riposo «Vittorio Emanuele II» hanno costretto il Comune a chiedere a tutti di lasciare libero l’edificio «anche perché sottolinea il direttore della Caritas – l’impresa entrerà nello stabile per iniziare i lavori solo ed esclusivamente quando questo sarà completamente sgombro. Tuttavia è probabile che i servizi realizzati al primo piano possano proseguire la loro attività».

Una volta completata la struttura di viale sant’Ignazio potrebbe ritornare ad avere una nuova vita. Un bando in co-progettazione è stato predisposto e le associazioni che già operano nel Centro di solidarietà hanno presentato la loro candidatura, per poter continuare ad assicurare tutta quella serie di servizi alle fasce più deboli della popolazione.

I numeri del Centro sono importanti: basti pensare alle centinaia di pasti che quotidianamente vengono offerti a tantissimi poveri, la maggior parte sardi, che si trovano in serie difficoltà a volte famiglie intere che si recano in mensa non avendo nulla da mangiare.

Il Portico continuerà a informare i propri lettori sull’iter della vicenda, perché l’attenzione agli ultimi è la nostra priorità.

Roberto Comparetti

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