Chiesa in festa per San Francesco d’Assisi Celebrazioni per il Santo poverello

Oggi è la memoria liturgica di san Francesco d’Assisi. Nella parrocchia di sant’Antonio di Padova a Quartu Sant’Elena alle 18 è prevista la Messa presieduta dal vescovo emerito di Nuoro Mosè Marcia. Segue la processione del simulacro per le vie del quartiere.

Sempre oggi alle 19, nel santuario cagliaritano di sant’Ignazio da Laconi, è prevista la celebrazione eucaristica con panegirico. Segue la benedizione e consegna dei tradizionali ramoscelli d’ulivo.

Ancora oggi alle 21 Messa nella chiesa di san Mauro a Cagliari presieduta dal vescovo Arrigo Miglio e concelebrata dai padri francescani minori in occasione della memoria liturgica di san Francesco d’Assisi.

Segue un momento conviviale con la partecipazione dei numerosi giovani che prendono parte ai percorsi formativi e spirituali organizzati dal servizio di orientamento promosso dai francescani minori.

Papa Francesco il 20 settembre 2016 ha partecipato all’incontro conclusivo della Giornata mondiale di preghiera per la pace «Sete di pace. Religioni e culture in dialogo».

Questo un breve estratto dal suo appello che ancora oggi resta valido

«Uomini e donne di religioni diverse, siamo convenuti, come pellegrini, nella città di San Francesco. Qui, nel 1986, trent’anni fa, su invito di Papa Giovanni Paolo II, si riunirono Rappresentanti religiosi da tutto il mondo, per la prima volta in modo tanto partecipato e solenne, per affermare l’inscindibile legame tra il grande bene della pace e un autentico atteggiamento religioso».

«Da quell’evento storico, si è avviato un lungo pellegrinaggio che, toccando molte città del mondo, ha coinvolto tanti credenti nel dialogo e nella preghiera per la pace; ha unito senza confondere, dando vita a solide amicizie interreligiose e contribuendo a spegnere non pochi conflitti. Questo è lo spirito che ci anima: realizzare l’incontro nel dialogo, opporsi a ogni forma di violenza e abuso della religione per giustificare la guerra e il terrorismo».

«Eppure, negli anni trascorsi, ancora tanti popoli sono stati dolorosamente feriti dalla guerra. Non si è sempre compreso che la guerra peggiora il mondo, lasciando un’eredità di dolori e di odi. Tutti, con la guerra, sono perdenti, anche i vincitori».

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