Comunità propedeutica: in ascolto di Dio e della propria storia Per i sei giovani che la compongono è iniziato il nuovo anno

Mettersi in ascolto di Dio e della propria storia per fare un vero discernimento vocazionale.

È questo l’obiettivo di fondo della Comunità Propedeutica del Pontificio Seminario Regionale Sardo, che ha iniziato il suo cammino formativo il mese scorso.

«Alla luce dell’esperienza accumulata negli ultimi decenni, – si legge nella «Ratio fundamentalis» per la formazione dei presbiteri della Congregazione per il Clero – è acquisito il riconoscimento della necessità di dedicare interamente un periodo di tempo a una preparazione di carattere introduttorio, in vista della successiva formazione sacerdotale o, invece, della decisione di intraprendere un diverso cammino di vita» (n. 59).

Un primo impegno del tempo propedeutico è quello dell’ascolto.

Solo ponendosi in dialogo con Cristo è possibile approfondire la concretezza di un’eventuale vocazione al ministero presbiterale. Allo stesso tempo si è chiamati ad «ascoltare» anche sé stessi e la propria storia di vita, per cogliere i segni che Dio ha posto dentro il proprio cammino.

Il discernimento ha come obiettivo una decisione vocazionale chiara e consapevole, compiuta alla luce del confronto con una proposta di vita specifica come quella del presbiterato diocesano, presentato secondo gli insegnamenti del Magistero della Chiesa.

L’esperienza della propedeutica deve portare ad una riflessione sulla chiamata al presbiterato e quindi sul possibile ingresso al seminario maggiore, dove continua certamente l’approfondimento del discorso vocazionale, ma sulla base di una scelta iniziale già matura e verificata. Il cammino della Comunità Propedeutica, che è legata al Seminario Regionale Sardo e ha come sede uno spazio riservato all’interno del Seminario Arcivescovile di Cagliari, inizia nel mese di ottobre e arriva fino a giugno.

Dal lunedì al venerdì i giovani che sono in cammino vocazionale vivono delle giornate scandite dalla preghiera liturgica, dalle lezioni interne (latino, greco, filosofia, introduzione alla teologia e alla Sacra Scrittura), dagli incontri di approfondimento su tematiche vocazionali e dall’esperienza del volontariato svolto in collaborazione con la Caritas di Cagliari.

Due momenti importanti della settimana sono inoltre la Lectio divina sul Vangelo domenicale e l’Adorazione Eucaristica.

Il fine settimana i giovani fanno rientro nella propria parrocchia di origine. Le figure educative della Comunità Propedeutica sono don Roberto Piredda, che ne è il responsabile, e don Francesco Mameli come direttore spirituale.

Quest’anno il gruppo è composto da giovani che appartengono alle diocesi di Cagliari, Iglesias, Lanusei e Ozieri.

L’auspicio è che tanti giovani possano avere occasione di compiere dei cammini vocazionali significativi, aprendosi con fiducia a quanto il Signore ha seminato nel loro animo.

La Comunità propedeutica

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