Consigli e indicazioni per una migliore gestione dell’oratorio parrocchiale

oratorioLa comunità educante

Il sacerdote

Il sacerdote in oratorio è innanzitutto educatore alla fede mediante la catechesi, la preghiera, l’azione formativa, il servizio e la presenza costante. Il sacerdote in oratorio è chiamato a conoscere i ragazzi facendo si che arrivino facilmente a un confronto personale attraverso la direzione spirituale. Il sacerdote è chiamato ad educare gli animatori affinché crescano nella fede e nella capacità educativa.

Gruppi giovani animatori

Quali sono i suoi compiti?

I compiti del gruppo animatori dell’Oratorio sono essenzialmente quattro:

1. Vivere un percorso di formazione umana e spirituale attraverso incontri periodici proposti dal sacerdote e dagli educatori che si assumono la responsabilità di guidare il gruppo .

2. Gestire l’informalità del gioco in Oratorio.

3. Curare momenti di animazione e formazione da offrire ai bambini e ai ragazzi impegnati nel cammino di catechesi per l’iniziazione cristiana.

4. Preparare e proporre percorsi di formazione e animazione per i preadolescenti e adolescenti, che concludono il percorso di catechesi per l’iniziazione cristiana.

Gruppo genitori

La testimonianza e l’inserimento dei genitori e dei nonni nell’oratorio sono necessari per la ricchezza di esperienza e la loro primaria responsabilità educativa.

I compiti del gruppo genitori dell’Oratorio sono essenzialmente quattro:

1. Si rende disponibile per curare e sostenere i momenti di informalità e di accoglienza tipici dell’offerta oratoriale.

2. Lavora in sinergia con i catechisti della parrocchia e sostiene il lavoro del gruppo dei giovani animatori.

3. Promuove periodici incontri che approfondiscano alcuni argomenti di fede e le tipiche questioni pedagogiche inerenti la preadolescenza e l’adolescenza.

4. Cura le diverse iniziative che aiutano tutti i parrocchiani a vivere la parrocchia come una grande famiglia di famiglie.

Attività educative

Formazione spirituale attraverso specifici momenti

L’educazione alla vita di fede in oratorio comprende anche un’adeguata educazione alla preghiera e una iniziazione alla vita liturgica e sacramentale. Nei percorsi di gruppo preparati per i preadolescenti e gli adolescenti, si cercherà di puntare sulla conoscenza del Vangelo come vero nutrimento della preghiera e ispiratore dell’agire quotidiano dei ragazzi. Nelle diverse occasioni si cercherà di approfondire la conoscenza dell’insegnamento cristiano e di garantire un profilo vocazionale delle diverse attività. Ogni percorso vissuto dai ragazzi in oratorio deve rispondere al desiderio profondo di felicità e di senso che abita nel cuore di ogni giovane e cercherà di favorire il progressivo manifestarsi del progetto di Dio.

Attività culturali

L’oratorio deve essere promotore di un’azione culturale cristianamente ispirata, tesa alla formazione globale di chi lo frequenta. Attraverso  le diverse iniziative l’oratorio cercherà di educare i giovani ad uno spirito critico capace di comprendere e vivere il contesto sociale contemporaneo.

Sport

Lo sport nell’oratorio non può essere considerato come un’attività fine a se stessa, ma come momento e mezzo per lo sviluppo delle proprie potenzialità psicofisiche e per la formazione umana e cristiana dei ragazzi e dei giovani alla lealtà, alla gratuità, alla valorizzazione del corpo, al rispetto delle capacità altrui, al dominio di sé, all’autodisciplina. Un grande aiuto a livello organizzativo, amministrativo e formativo può offrire il Centro Sportivo Italiano (Csi). La nostra diocesi ha stipulato nel gennaio 2014 una convenzione ufficiale che garantisce alcuni vantaggi agli oratori associati.

Volontariato

Nei percorsi di gruppo organizzati per i ragazzi è bene inserire alcune esperienze di servizio e solidarietà nei confronti di povertà «antiche» (ammalati, anziani, famiglie indigenti),  e «nuove» (disoccupati, tossicodipendenti, alcolizzati, dipendenze da gioco d’azzardo). L’attivazione di queste proposte potrà essere una valida occasione per creare gruppi di volontariato giovanile collegati alla Caritas diocesana e all’Ufficio missionario diocesano.

Finanziamento e amministrazione

Alcuni importanti accorgimenti da assumere per una buona organizzazione dell’oratorio dal punto di vista amministrativo. Agli oratori della diocesi viene chiesto di accogliere questi miglioramenti organizzativi e promuovere i valori che animano questi consigli amministrativi: gratuità, trasparenza, apertura al territorio, collaborazione, sostengo e partecipazione attiva. 

1) Per favorire il sostegno delle attività e la formazione degli animatori è bene che tutti gli oratori della diocesi aderiscano all’Associazione diocesana istituita dal Vescovo attraverso l’ufficio di pastorale giovanile. Sviluppare questa rete di contatti e relazioni ci aiuterà a rafforzare le iniziative di evangelizzazione e cura pastorale dei giovani e dei ragazzi della nostra diocesi.

2) L’oratorio, per poter relazionarsi con le istituzioni civili e richiedere quindi finanziamenti, deve dotarsi di una associazione culturale con uno statuto che garantisca la democraticità e contemporaneamente gli obiettivi di evangelizzazione e gestione da parte del parroco (è disponibile uno statuto preparato dall’ufficio di pastorale che garantisca queste priorità e a cui gli oratori possono ispirarsi).

3) Per questo motivo l’oratorio deve avere un conto in banca legato alla parrocchia e monitorato direttamente dal parroco e dal responsabile dell’oratorio mediante doppia firma).   

4) È bene che gli oratori della diocesi non accolgano attività a pagamento e nè ospitino nei loro locali cooperative o associazioni che offrono servizi a pagamento. Ogni attività dell’oratorio dovrà essere improntata dalla gratuità e sostenuta dal libero volontariato.

5) È bene cercare di coinvolgere il comune e l’assessorato per le politiche giovanili e sociali nel progetto educativo per una opportuna collaborazione nelle iniziative e nel servizio verso tutti i giovani e poter di usufruire un contributo economico.

6) È opportuno educare e sensibilizzare la comunità al valore della partecipazione, condivisione e sostegno economico dell’oratorio attraverso pubbliche giornate di raccolta fondi. Ogni iniziativa dovrà essere improntata nella più totale trasparenza, comunicando alla comunità parrocchiale quanto ha fruttato.

7)È bene che l’oratorio paghi la quota riguardante la convenzione Scf(Società consorzio fonografici) – Cei per la diffusione di musica nelle sale oratoriali. Tale convenzione firmata dalla Conferenza episcopale italiana nel giugno del 2005 propone un sistema tariffario semplificato e unitario per il pagamento dei diritti d’autore dovuti nell’utilizzazione di musica registrata.

8) Lo statuto dell’associazione oratoriale potrà affiliarsi al Csi e usufruire così dei diversi vantaggi offerti dalla convenzione stipulata tra il Csi Cagliari e la diocesi.

9) Qualora ci fosse la necessità è possibile avvalersi di educatori professionisti per la cura di specifici progetti educativi legati alle esigenze del progetto formativo attraverso contratti la stipulazione di un contratto per prestazione professionale occasionale.

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