Creare progettualità negli oratori partendo dalla centralità del servizio rivolto ai più piccoli Il meeting degli animatori

pastoraleLo scorso 13 novembre, il Seminario di Cagliari ha ospitato il meeting degli animatori a cura della Pastorale Giovanile.

Oltre 130 hanno scelto di incontrarsi per discutere attorno alle proprie realtà oratoriali. Circa i contenuti, sono emersi vari aspetti valutati di grande rilievo e perciò non più rinviabili. In particolare, sussiste l’esigenza di creare progettualità negli oratori e il progetto educativo dovrebbe partire dalla centralità del servizio rivolto ai più piccoli.

Rileva una difficoltà diffusa nella collaborazione tra animatori e catechisti. In tal senso, vi è la proposta di inserimento dei giovani nel servizio al catechismo. Ancora, occorrebbe preparare i ragazzi all’oratorio prima della Cresima, possibilmente con un ruolo già individuabile. Di conseguenza, è fondamentale che gli adulti favoriscano il protagonismo dei giovani.

Inoltre colui che per primo dovrebbe sensibilizzare l’ambiente alla cultura oratoriale è individuabile nella figura del sacerdote.  Al fine di creare maggiori sinergie, si sottolinea l’importanza di incoraggiare la promozione di momenti di incontro e di gemellaggio tra oratori limitrofi per favorire una contaminazione reciproca a livello di idee e di progetti.

Inoltre, nella nostra diocesi, nella maggioranza dei casi, vi è la presenza di oratori di recente nascita. Pertanto, molto spesso, le differenti avventure si sviluppano in contesti non ancora radicati.

Per di più, viene sofferta la mancanza di investimenti in iniziative oratoriali, rispetto ad altre proposte ritenute di maggiore priorità dai sacerdoti.

Diverse volte si rileva l’esistenza di un buco generazionale e coloro che compiono un servizio in oratorio di norma non sono stati a loro volta animati in precedenza. In questa prospettiva, emerge in modo emblematico l’età media elevata dei referenti oratoriali.

Bisognerebbe quindi coltivare testimonianza tra i più giovani per accrescere la cultura d’oratorio: in questo senso, vengono apprezzati gli incontri di forania e gli eventi della Pastorale Giovanile come le giornate diocesane e i campi di formazione per animatori. Alla luce delle riflessioni presentate, si sottolinea l’urgenza da parte degli oratori di fare rete. Questo, infatti, rappresenta una condizione necessaria non solo per condividere un cammino comune ma anche e soprattutto per cogliere l’opportunità di concepire assieme progetti che possano perdurare nel tempo. Per concretizzare il tutto, occorrerebbe uno sforzo da parte degli animatori nella formazione dei ragazzi e nell’implementazione di uno stile credibile, caratterizzato da atteggiamenti di apertura e di accoglienza.

Bisognerebbe altresì partire dai piccoli passi: piccole cose, ma scandite nel tempo, per avviare con criterio progetti ben strutturati e duraturi. Per una maggiore consapevolezza, a tutti i partecipanti sono state fornite le linee pastorali per gli oratori della diocesi di Cagliari, a cura del vescovo Arrigo Miglio.

Andrea Marcello

RIPRODUZIONE RISERVATA
© Copyright Il Portico