Giovani: incontro e confronto sull’ascolto Domenica 25 febbraio in cinque centri si svolge l'appuntamento interforaniale

giovaniLa Quaresima si apre con un nuovo momento di incontro e confronto per i giovani della nostra diocesi. Domenica 25 febbraio avrà luogo l’incontro per tutti i ragazzi, in una nuovissima formula che verrà sperimentata per la prima volta. Infatti, nella stessa data, avverranno diversi incontri, in cinque differenti località della nostra diocesi e in ciascuna delle quali si raduneranno i ragazzi di una o più foranie. L’iniziativa nasce da un’esigenza che monsignor Arrigo Miglio ha manifestato all’inizio di questo anno pastorale, ovvero creare delle consulte giovanili per ciascuna forania, individuando uno o più sacerdoti referenti che, assieme ad un gruppo di giovani animatori pescati dalle varie parrocchie, possano occuparsi di sviluppare attività, incontri e iniziative. Il coordinamento e l’organizzazione di questo progetto è stato affidato alla Pastorale giovanile che in questi mesi ha lavorato assieme ad alcuni sacerdoti incaricati per preparare questo primo incontro e, per l’occasione, alcune foranie tra loro vicine hanno unito le forze.

Nella seconda domenica di Quaresima sono previsti cinque incontri che avverranno contemporaneamente (quasi tutti nel pomeriggio) e che si terranno a Cagliari, alla Madonna della Strada, per le foranie di Cagliari e Pirri, a Selargius SS. Salvatore per le foranie di Quartu e del Campidano, a Poggio dei Pini  alla Madonna di Lourdes per le foranie di Decimomannu e di Capoterra, a Pimentel a N.S. del Carmine, per le foranie di Dolianova e Nuraminis e a Gergei  a San Vito Martire, per le foranie di Senorbì e Mandas. Il titolo che è stato dato all’incontro è «Ascolto Te», riprendendo il tema dell’anno (Quello che siamo), inaugurato all’incontro diocesano di Barrali dove si è trattato invece il segmento dedicato al «restare».

In questo appuntamento di Quaresima sarà il momento di mettersi in ascolto, per (ri)scoprire anzitutto la preziosità di chi sa ben ascoltare, perché capace non solo di sentire ma di entrare in relazione con atteggiamento empatico di accoglienza e di disponibilità.

Alessandro Orsini

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