Gli enti ecclesiali aprono le porte per l’alternanza scolastica Siglato il protocollo d'intesa tra la diocesi di Cagliari e l'ufficio scolastico regionale

firma Miglio Feliziani 1 giugno 2017

Francesco Feliziani e Arrigo Miglio

Una forte alleanza educativa al servizio degli studenti. È questo lo spirito che ha condotto l’Ufficio Scolastico Regionale e l’Arcidiocesi di Cagliari a siglare il Protocollo d’intesa per la realizzazione delle attività di alternanza scuola lavoro all’interno di strutture del mondo ecclesiale, come, ad esempio, enti ecclesiastici, istituzioni culturali, oratori, associazioni di volontariato e movimenti ecclesiali, enti educativi, fondazioni onlus diocesane e comunità religiose.

La firma del protocollo è avvenuta giovedì 1 giugno nei locali della curia diocesana, alla presenza di mons. Arrigo Miglio, arcivescovo di Cagliari, e di Francesco Feliziani, direttore dell’Usr.

Entrambi, nei loro interventi prima della firma del documento, hanno sottolineato l’importanza della promozione dei percorsi di alternanza scuola lavoro all’interno del cammino di formazione degli studenti e hanno messo in luce l’opportunità data dalla condivisione del patrimonio di cultura, esperienze, professionalità, presente negli enti ecclesiali.

L’alternanza scuola lavoro come metodologia didattica è stata fortemente incentivata con la Legge n. 107 del 13 luglio 2015, cosiddetta de “La Buona Scuola”, che prevede la sua attuazione per 200 ore nei licei e per 400 negli istituti tecnici e professionali.

Gli enti ecclesiali possono concorrere in modo significativo a portare avanti le finalità essenziali dell’alternanza scuola lavoro, realizzando modalità di apprendimento che colleghino sistematicamente la formazione in aula con l’esperienza pratica, favorendo l’orientamento dei giovani al fine di valorizzarne le vocazioni personali e mettendo in relazione l’offerta formativa scolastica con la vita sociale e culturale del territorio.

Diverse esperienze di alternanza sono già in atto in varie realtà ecclesiali, come la Caritas, gli oratori, l’archivio e la radio diocesana, e la firma del protocollo costituisce una spinta significativa alla crescita di questa collaborazione.

Roberto Piredda

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