La Madonna di Loreto ha lasciato Elmas La celebrazione conclusiva presieduta dall'arcivescovo Baturi

L’arcivescovo di Cagliari, Giuseppe Baturi, ha celebrato l’Eucaristia presso il Business Centre dell’Aeroporto di Cagliari, in occasione del commiato del simulacro della Madonna di Loreto.

La celebrazione eucaristica di saluto della Patrona dell’Aviazione si è tenuta dinanzi a Enti, Autorità miliari, civili e operatori aeroportuali.

L’effige della Beata Vergine Maria di Loreto, giunta al «Mario Mameli» lo scorso 28 gennaio nell’ambito delle iniziative coordinate dall’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile e Assaeroporti, in collaborazione con le società di gestione aeroportuale e Alitalia per il Giubileo Lauretano, è stata accolta nella Cappella dello scalo cagliaritano dove è rimasta fino a martedì 18 febbraio.

Il Giubileo Lauretano dedicato agli aviatori e ai passeggeri trasportati in aereo è stato indetto da papa Francesco per celebrare l’importante ricorrenza durante tutto il 2020.

Il viaggio dell’effigie della Madonna di Loreto, coordinato dall’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile e Assaeroporti, in collaborazione con le società di gestione aeroportuale, con Alitalia e, per alcune tratte, con AeroClub d’Italia, è iniziato ad Ancona l’8 dicembre 2019 e terminerà il 10 dicembre 2020 dopo aver toccato 20 aeroporti italiani.

Quella di Cagliari è stata la quinta tappa dell’itinerario.

Per tutta la durata del Giubileo, i fedeli potranno ricevere l’indulgenza plenaria non solo presso il Santuario della Santa Casa a Loreto, ma anche visitando le cappelle degli aeroporti che accolgono la statua itinerante della Vergine Patrona degli aviatori.

Una presenza, quella della Vergine di Loreto, che non è passata inosservata nello scalo cagliaritano: in molti hanno fatto tappa per una preghiera o per una semplice visita. Diversi poi gli addetti dello scalo del capoluogo che hanno sostato nella cappella dell’aeroporto, in segno di affidamento alla Vergine.

Le problematiche legate al trasporto aereo che interessano la nostra Isola sono diventate anche intenzioni di preghiera per chi vive sulla propria pelle le trasformazioni in atto, con le vite di tanti in sospensione.

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