La misericordia bussola del nostro servizio Parla Sergio Zuddas, il nuovo presidente dell’Unitalsi Sezione Sud Sardegna, che il 28 giugno accompagnerà i malati al santuario mariano di Lourdes

lourdes unitalsiSergio Zuddas, avvocato e insegnante, è il neo presidente dell’Unitalsi, Sezione sarda sud.

Qual è il valore del volontariato con gli ammalati al giorno d’oggi, in un mondo sempre più individualista?

Assume un valore ancor più grande e importante. La presenza e l’azione di associazioni che hanno come finalità il servizio alla sofferenza e che vivono i valori della solidarietà, della generosità, della gratuità, agisce da controspinta alle tendenze che attraversano le società moderne, orientate al perseguimento dei propri interessi e dove il loro soddisfacimento ha la priorità e può avvenire anche a discapito degli altri. Il volontariato con gli ammalati rispetta pienamente la gerarchia dei valori stabilita nel Vangelo, dove l’attenzione e la cura del prossimo, in particolare verso chi vive situazioni di sofferenza e difficoltà, occupano il primo posto. Applicazione concreta di quest’attenzione nei confronti dei malati si ha nel Santuario di Lourdes, dove tutto è costruito su misura per loro. Constatiamo giorno dopo giorno, anche nella nostra associazione, che le persone disposte a dedicarsi al prossimo sono sempre di meno. Non sempre ciò dipende da un atteggiamento di indifferenza verso chi è sofferente. A volte mancano il tempo, le occasioni e le opportunità per occuparsi dei malati, ma può incidere anche la mancanza di risorse economiche.

L’Unitalsi è da sempre protagonista attiva nel mondo della disabilità: quali sono le attività previste per quest’anno giubilare?

In primo luogo i pellegrinaggi a Lourdes: siamo reduci da quello di maggio e ora ne abbiamo in programma uno dal 28 giugno al 6 luglio, in nave e treno (in aereo dal 30 giugno al 4 luglio). Stiamo pensando a un pellegrinaggio in Terra Santa – per la prima quindicina di agosto – e poi di nuovo a Lourdes per il pellegrinaggio nazionale (26-30 settembre). Nell’anno giubilare non poteva mancare Roma: stiamo pensando a un pellegrinaggio tra fine ottobre e inizio di novembre.

Sarà il suo primo pellegrinaggio da presidente della Sezione sarda sud. Quali sono le sensazioni della vigilia?

In primo luogo grande gioia per veder appagata la nostalgia che Lourdes ti mette nel cuore. E insieme preoccupazione, ansia, paura. Il nostro è un pellegrinaggio complesso, difficile e faticoso.Bisogna impegnarsi a fondo per prepararlo bene, basta trascurare un particolare e si può comprometterne il buon andamento. C’è il viaggio in nave, il trasbordo sul treno e un viaggio di oltre 20 ore per raggiungere Lourdes, dove ci attendono 5 giorni di soggiorno. Richiede grande attenzione e cura perché portiamo tanti ammalati, specie da parte del personale. Allo stesso tempo provo anche serenità che mi deriva dalla consapevolezza che c’è chi ci accompagna: Colei alla quale affido tutto il pellegrinaggio, la Santissima Vergine nella quale ripongo ogni fiducia.                                                                                                                               

Un auspicio per il prosieguo dell’anno giubilare.

La misericordia deve essere la bussola che guida la nostra azione e il criterio con cui impostare le relazioni con il prossimo. È un carattere che permea la nostra associazione, formata da esseri umani fragili e inclini all’errore. Abbiamo bisogno di comprensione, tolleranza, pazienza. Poi vorremo realizzare tante cose, essere più vicini agli ammalati, offrire loro più servizi. Purtroppo ci mancano le risorse umane e non siamo in grado di venire incontro alle richieste di aiuto che provengono dai nostri fratelli sofferenti. L’auspicio è diventare capaci di trasmettere la gioia e la passione di un’esperienza di condivisione fraterna, che lasci il segno nella mente e nel cuore di chi incontriamo e che faccia sorgere in loro il desiderio di mettersi al servizio del prossimo.

Francesco Aresu

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