La scuola diocesana di formazione per catechisti e operatori pastorali

convegno catechistico 2015 CIn un tempo dove educare, «oggi sembra diventare sempre più difficile», così scrive Benedetto XVI, nella Lettera alla diocesi e alla città di Roma sul compito urgente dell’educazione, è forte la tentazione a chiudersi «in trincea», a consolidare e difendere posizioni, a ridurre le perdite per garantire la sopravvivenza, il ricambio. Occorre saper affrontare e progettare il nuovo, sapendo leggere nei cambiamenti delle opportunità e non solo dei peggioramenti. Compito dell’educatore è saper decifrare i segni dei tempi, saper cavalcare o produrre cambiamenti e non subirli. Questo richiede saper guardare in modo creativo, aperto, appassionato, al futuro e alla vita dei ragazzi e delle ragazze che gli sono affidati.

In risposta a questo invito, l’Ufficio catechistico diocesano, il 15 gennaio 2014, ha dato il via alla Scuola di formazione triennale per catechisti e per  tutti coloro che sono impegnati nell’educazione cristiana. Il primo ciclo, che si concluderà il 27 aprile, ha proposto un itinerario di formazione globale percorrendo i grandi temi del Concilio Vaticano II che sono entrati nell’orizzonte del documento di base per il Rinnovamento della catechesi, e del direttorio generale per la catechesi, al fine di far acquisire competenze per la  comunicazione  in modo efficace del Vangelo in un mondo che cambia, tenendo presente anche le istanze della «Nuova evangelizzazione».

Sono stati una cinquantina i catechisti, che hanno risposto all’invito formativo, provenienti da parrocchie della diocesi, partecipando da gennaio ad aprile, ogni mercoledì ai 15 incontri annuali, che si sono svolti nei locali del Seminario arcivescovile di Cagliari, di circa due ore  ciascuno. I partecipanti sono stati condotti gradualmente a leggere e a conoscere i documenti più importanti del Magistero della Chiesa al fine di esercitare autenticamente il ministero dell’evangelizzazione e della catechesi nel contesto culturale complesso dell’emergenza educativa e, per meglio qualificare il proprio servizio nella comunità locale come «educatore» che sa instaurare relazioni umane significative, per aiutare a cogliere nella propria vita, la presenza e l’azione di Dio oltre che «Testimone» autentico e autorevole di ciò che annuncia, «Maestro», che conosce le grandi linee della storia della salvezza con al centro Gesù, il Cristo crocifisso e Risorto.

La metodologia utilizzata è stata quella della tecnica laboratoriale.

Dopo la presentazione del tema da parte di docenti esperti con relazione, accompagnata da schemi e mappe concettuali quali chiavi di lettura dei vari documenti, i partecipanti, divisi in gruppi e aiutati da un Tutor hanno potuto leggere e riflettere  sul contenuto dei testi presi in esame e a conclusione confrontarsi in plenaria.

Educare nella fede e alla fede, testimoniare il Vangelo, vivere la carità servendo l’uomo, tutto l’uomo, è un dono, è il compito missionario e ciò richiede una solida e permanente formazione spirituale teologica e pedagogica. Per questo, vista l’esperienza di questo primo ciclo e i risultati più che positivi ottenuti, il Direttore dell’Ucd, don Emanuele Mameli, e i suoi collaboratori  si adopereranno affinchè la scuola di formazione possa proseguire in futuro per dotare le comunità parrocchiali della diocesi di laici preparati al ministero dell’annuncio.

Mariapaola Piras

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