La Speranza non sarà mai delusa: un pasto con i poveri Domenica si celebra la Giornata mondiale del Povero

«La speranza non sarà mai delusa». Il versetto del Salmo 8 è il tema scelto da papa Francesco in occasione della Terza Giornata mondiale dei Poveri, che si celebra questa domenica.

Il direttore della Caritas diocesana, don Marco Lai, nella lettera inviata ai parroci sottolinea come nel Messaggio pubblicato per la Giornata, il Santo Padre,  «invita a ripartire dalla Parola di Dio per costruire una nuova attenzione agli “ultimi”, a crescere nella capacità di ascolto, nella cultura della solidarietà, a vivere progettualità che promuovano realmente la speranza cristiana, superando la mera assistenza. L’invito è dunque a passare da una cultura del “dare” ai poveri a quella del “ricevere” da essi”, perché essi possono insegnarci tanto».

C’è un invito più esplicito che viene rivolto a tutti. Alle offerte per la Caritas e le realtà che sostengono materialmente i più bisognosi, si sostituisce l’invito dell’arcivescovo, Arrigo Miglio, a condividere, in questa domenica, un pasto con i poveri in una delle mense diocesane, organizzando le presenze con i volontari delle stesse mense: quella della Caritas diocesana, della Caritas parrocchiale di Elmas, del Buon Pastore a Cagliari, quella del Viandante, gestita dalle Conferenze Vincenziane di Quartu Sant’Elena, quella domenicale dell’Ordine di Malta nella parrocchia San Carlo Borromeo, quella delle Suore di Madre Teresa a Sant’Elia, recentemente inaugurata. È inoltre possibile farsi invitare – sempre con preavviso – nella struttura «L’Aquilone» e nei centri di accoglienza gestiti dalle Figlie della carità.

Si tratta di iniziative che sostengono le persone incapaci di soddisfare i bisogni primari. La diocesi segue così le indicazioni del Papa, che chiede un’attenzione d’amore per i poveri, la cui speranza non deve essere assolutamente delusa, come ricorda ancora Francesco e come evidenzia nella lettera il direttore della Caritas, don Marco Lai.

«Questa   attenzione   d’amore  è  l’inizio di  una vera  preoccupazione – si legge nell’Evangelii  gaudium – per i poveri – scrive il Pontefice – nella ricerca del  loro vero bene.  È  necessario    un   cambiamento   di   mentalità   per   riscoprire   l’essenziale   e   dare   corpo   e   incisività  all’annuncio    del  regno di  Dio».

Nei giorni scorsi Francesco ricevendo i membri del Consiglio per un Capitalismo inclusivo, organismo nato dal Fortune-Time Global Forum, ha evidenziato come «l’aumento dei livelli di povertà su scala globale  testimonia che la disuguaglianza prevale su un’integrazione armoniosa di persone e nazioni. È necessario e urgente un sistema economico giusto, affidabile e in grado di rispondere alle sfide più radicali che l’umanità e il pianeta si trovano ad affrontare».

Nell’immediato occorre però intervenire con quella logica di prossimità testimoniata da tutte le opere caritative attive in diocesi, e che in questa domenica sono pronte ad accogliere chiunque desideri mettersi a disposizione nel servizio ai fratelli  e nella condivisione del pasto.

È a tavola che si intrecciano relazioni, è conversando con chi vive ai margini che possiamo raccogliere e condividere le problematiche che hanno generato quella marginalità.

In questa domenica siamo dunque invitati a mettere da parte la comodità delle nostre case per andare incontro ai fratelli e alle sorelle in difficoltà, testimoniando la nostra vicinanza e dando loro la speranza che non delude.

Roberto Comparetti

RIPRODUZIONE RISERVATA
© Copyright Il Portico