L’abbraccio di San Vito a don Giordano Podda Folla commossa ai funerali del prete scomparso improvvisamente

Non è riuscita a contenere l’abbraccio di tanta gente la chiesa parrocchiale di San Vito (foto Sarrabus.News), dove sono state celebrate le esequie di don Giordano Podda, il viceparroco scomparso in un incidente stradale. Numerosi i sacerdoti presenti alla Messa presieduta da monsignor Antioco Piseddu, vescovo emerito di Lanusei.

Il grande affetto espresso da tante persone, giunte da Sarrabus, dal Gerrei e dal Sarcidano, ha confermato la stima della quale godeva il sacerdote sanvitese.

Don Giordano aveva di recente celebrato i 30 anni di ordinazione.

Uomo semplice,  disposto ad accogliere l’altro con un grande sorriso, nonostante le difficoltà che non sono mai mancate nel corso degli anni: il sorriso e lo spirito di accoglienza erano i tratti distintivi del suo essere al servizio degli altri.

Nutriva un amore profondo per San Vito, il Sarrabus, ma anche verso il Gerrei e il Sarcidano, per le cui comunità, negli ultimi anni si era messo a disposizione, assicurando il suo prezioso servizio di ascolto nelle confessioni e di sostegno ai parroci ogni qualvolta ne avessero necessità.

L’amore per la Chiesa lo aveva coltivato nato fin da piccolo, poi la maturazione in età adolescenziale e la successiva scelta del sacerdozio, svolto nel prezioso servizio in parrocchia.

Nato nel ottobre del 1960 a San Vito don Giordano era stato ordinato nel 1988. 

Tra i suoi incarichi quello di vice parroco a Frutti d’Oro dal 1989 al 1990, collaboratore a Sanluri dal 1990 al 1995, poi a Sant’Avendrace, a Cagliari, dal 1995 al 1997 e dal 1997 al 2006 collaboratore della parrocchia del suo paese.

La scomparsa improvvisa ha lasciato sgomente molte persone che lo hanno conosciuto.

Il suo profilo social è denso di ricordi e di attestati di stima da parte dei tanti che lo hanno incontrato negli anni.

Il commento più frequente al termine del funerale definiva don Giordano un uomo mite, una persona buona e ricca di umanità.

Chi lo ha conosciuto non può che confermarlo.

Roberto Comparetti

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