Le tappe del viaggio tra gli oratori impegnati nelle attività estive Alla scoperta delle meraviglie dei CRE - GREST

Pastorale«Le tue son meraviglie, così grandi che non le potrò contare».

Recita così il ritornello di una delle canzoni del Cre-Grest «DettoFatto» che ha riecheggiato nei nostri oratori quest’estate: chiaro il riferimento alla bellezza di tutto ciò che di buono è stato creato dal Signore, tema scelto quest’anno dall’Ufficio di pastorale giovanile di Bergamo al quale, da alcuni anni, buona parte degli oratori della nostra diocesi fa riferimento per l’organizzazione delle attività estive.

Un tema bellissimo, ampio, complesso, che era stato lanciato e in parte sviluppato nei campi di formazione di pastorale giovanile nel mese di aprile e ripreso in occasione della giornata diocesana di Villasimius di inizio giugno.

Sono stati oltre trenta gli oratori che hanno voluto (ri)proporre attività estive di crescita, formazione, educazione, condivisione e preghiera a beneficio dei bambini e ragazzi.

Da Siliqua a Flumini di Quartu, da Poggio dei Pini fino a Gergei, la proposta è stata ampia e variegata nella formula, nei contenuti proposti, nella durata.

Dal Cre-Grest concentrato in una settimana alle attività estive diluite per più settimane o addirittura per tutta l’estate. Ed è stata un’avventura particolarmente ricca e stimolante visitare buona parte di questi Cre e scoprire come le tematiche appena accennate e abbozzate siano state poi realizzate nelle piazze, nei cortili, nei campetti e nelle chiese dei nostri oratori.

Un viaggio colorato, anzitutto, chiassoso laddove si arrivava in una piazza gremita di bambini e ragazzi (alcuni Cre hanno gestito fino a 180 partecipanti), impegnati a giocare per la propria squadra e al contempo a imparare quanto sia preziosa, unica e inestimabile la ricchezza del creato, coniugata nelle tematiche legate ai quattro elementi (terra, aria, fuoco acqua), in un’estate che ancora una volta si è tristemente segnalata per l’irresponsabile mano dell’uomo incapace di rispettare e proteggere la bellezza di ciò che Dio ci ha messo in mano.

Le tappe più significative del viaggio sono state quelle presso gli oratori che il Cre Grest l’hanno realizzato per la prima volta, come, tra gli altri, gli oratori di Uta, Quartucciu (San Pietro Pascasio), Monastir e Santissimo  Nome di Maria (Cagliari, La Palma).

Ci piace segnalare, in particolare, l’esperienza dei giovani animatori dell’oratorio cagliaritano del Santissimo Nome di Maria che hanno dapprima «studiato» la realizzazione di un Cre-Grest presso l’Oratorio Santa Vittoria di Sinnai, per poi scegliere di realizzarlo nel loro quartiere a fine agosto.

Un esempio di sinergia, di aiuto reciproco e di accoglienza come tanti ce ne sono nella nostra diocesi. Un qualcosa di simile è accaduto anche tra gli oratori vicini di Ussana e Monastir, con gli animatori di quest’ultimo che hanno lavorato nel Cre ussanese al fianco degli animatori blu di casa.

Ma gli esempi in questo senso potrebbero essere tanti altri, nel nome di quella rete che si è creata in questi anni e che moltiplica le occasioni di incontro e di amicizia anche tra oratori territorialmente distanti.

In un’estate all’insegna della scoperta delle opere della creazione, è stato naturale pensare che, tra le meraviglie che ci circondano, ci siano anche tanti nostri oratori nei quali, ancora una volta, si è ripetuto il miracolo dei ragazzi più grandi che si mettono al servizio dei più piccoli, delle loro famiglie e delle proprie comunità.

Non smettiamo di meravigliarci di tutto ciò o finiremo per non cogliere la bellezza di tutto ciò. Proviamo, invece, a incoraggiare e stimolare sempre più le attività dei nostri oratori, specie all’inizio di un nuovo anno di attività.

Sono una risorsa fondamentale per le nostre comunità e per la crescita dei nostri bambini e ragazzi.

Alessandro Orsini

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