L’oratorio estivo può generare «alleanze» educative tra i genitori e nelle comunità parrocchiali Una nuova stagione

PastoraleMaggio è arrivato e gli studenti hanno già iniziato il conto alla rovescia per la conclusione dell’anno scolastico. Mentre la scuola si appresta a mandare tutti in «vacanza» ci sono le nostre parrocchie che proprio in «ferie» non vanno mai. Con l’arrivo dell’estate inizia la grande stagione degli oratori estivi, delle settimane di impegno comunitario con i campi di lavoro e volontariato, campi scuola al mare o in montagna. Riflettendo su questo grande impegno delle nostre comunità, il direttore nazionale dell’ufficio di pastorale giovanile, don Michele Falabretti, ha commentato: «La Chiesa ha compreso che il tempo libero dalla scuola e dalle tante attività che durante l’anno impegnano i ragazzi, può essere una splendida occasione per scoprire la vita di comunità. Trasmettere dei contenuti è importante, ma in questo caso ciò che più conta è stare gli uni accanto agli altri, scoprendo “sul campo” la bellezza delle relazioni e del dono reciproco». È vero che i numeri non sempre dicono tutto ma non possiamo neanche ignorarli. Il fenomeno dei centri ricreativi estivi è in continua crescita. A  livello nazionale si stima che gli oratori siano più di 6.000 e vengano frequentati da 2 milioni di bambini e ragazzi. Sarebbero, inoltre, circa 400.000 i giovani coinvolti come animatori. Quali sono i numeri che riguardano la diocesi di Cagliari? Ben 160 ragazzi dei primi tre anni di scuola superiore hanno frequentato quest’anno il campo di formazione dedicato all’organizzazione dei centri estivi. Questo piccolo esercito rappresentava ben 29 oratori della nostra diocesi. Attraverso loro, altrettanti ragazzi si stanno predisponendo in queste settimane per organizzare i «cre-grest» che coloreranno l’estate delle nostre parrocchie. Come ufficio di pastorale giovanile sappiamo già con certezza che 28 parrocchie si stanno preparando per offrire ai bambini e ai preadolescenti l’esperienza del centro ricreativo estivo. Circa 450 adolescenti presteranno servizio come animatori nelle nostre parrocchie. Utilizzeranno le loro «vacanze» per accompagnare e guidare i più piccoli nelle tante esperienze comunitarie che caratterizzano la vita dei cre-grest.  «Per undici mesi all’anno – afferma sempre don Michele Falabretti – gli adolescenti sono considerati un problema, il dodicesimo mese la comunità li scopre come una risorsa. È proprio al centro estivo che imparano ad avere cura dei più piccoli. Nella società del passato, quando le famiglie erano molto numerose, questa esperienza avveniva in modo naturale. Oggi è sempre meno scontata, ma rinunciarvi significa precludersi una straordinaria occasione per maturare e conoscere meglio se stessi». Gli oratori estivi rimangono una grande opportunità per tutti. Per le famiglie che trovano in parrocchia luoghi e persone a cui affidare i propri figli e occasioni per ritrovarsi insieme con altri genitori creando così significative «alleanze» educative. Per la comunità parrocchiale perché i «cre-grest» sono, prima di tutto, una grande esperienza di Vangelo dove gli animatori imparano ad amare il prossimo, ad amare i più piccoli e a prestare attenzione, in modo particolare, a coloro che hanno più bisogno di affetto e incoraggiamento.

Alberto Pistolesi

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