Persone che fanno il proprio dovere per passione senza presentare il conto a nessuno Celebrato a Nuoro il giubileo regionale dei catechisti

giubileo-catechisti-nuoroUn migliaio di catechisti provenienti da tutta la regione si è ritrovato a Nuoro per condividere una giornata di preghiera e meditazione, voluta dalla Conferenza episcopale sarda, sulla misericordia del Padre così come proposto da papa Francesco per il Giubileo.

Raggruppati, secondo le diocesi di provenienza, presso le parrocchie cittadine di Nostra Signora del Rosario, san Giuseppe e Madonna delle  Grazie, si è pregato e si è svolta una «Lectio Divina». I gruppi provenienti dalle diocesi di Cagliari, Nuoro e Tempio sono stati accolti nella parrocchia di san Giuseppe, dove c’è stato il saluto del sindaco di Nuoro Andrea Soddu seguito dal saluto del vescovo di Nuoro Mosè Marcia il quale ha dato l’avvio alla preghiera iniziale. È stato proclamato il brano del Vangelo di Luca (7,36-50) «Gesù incontra la donna peccatrice perdonata». A seguire Roberto Carboni, vescovo della diocesi di Ales-Terralba, ha dettato la meditazione prendendo spunto dalla definizione data da papa Francesco del catechista al recente Giubileo svoltosi a Roma: «I catechisti sono la memoria della misericordia di Dio». Ha sintetizzato il brano dividendolo in quattro quadri seguiti da delle domande per la riflessione personale e modificando il titolo in «La donna del profumo». Primo quadro: invito a pranzo con sorpresa («Se lasci entrare Gesù nella tua vita, perché lo fai?»); secondo quadro: Il corpo che parla e il silenzio di Gesù («Siamo chiamati ad avvicinarci al corpo di Gesù per dargli il nostro amore ed essere guariti e purificati»); terzo quadro: pensieri e parole («Provo a considerare la mia vita, le mie valutazioni, i miei pregiudizi, la mia tentazione di chiudere in una gabbia il prossimo? Creo delle gabbie per qualcuno o gli do la possibilità di un nuovo inizio?»); quarto quadro: amore e perdono («Qual è la nostra relazione con Dio? È una relazione di amore o di osservanza? Come viviamo il perdono?»).

È seguito un momento di silenzio per la meditazione personale e la benedizione impartita da Mosè Marcia che ha concluso la sezione mattutina.

Dopo un frugale pasto ci si è avviati, con un breve pellegrinaggio, partendo dalle tre parrocchie, per confluire verso la cattedrale di santa Maria della Neve, passare attraverso la Porta Santa e partecipare alla Messa presieduta da Ignazio Sanna, vescovo della diocesi di Oristano, e concelebrata dai Vescovi sardi e numerosi sacerdoti accorsi. Inoltre ci si è potuti accostare al sacramento della Riconciliazione. Durante l’omelia Sanna si è soffermato sul ruolo del catechista: «Accettare di essere discepoli che, dopo aver fatto semplicemente il proprio dovere, si considerano servi inutili. Tradotto in termini pastorali: essere catechiste e catechisti che fanno il proprio dovere per passione, senza presentare il conto a nessuno e senza essere iscritti nel libro paga della parrocchia».

Per dare un segno concreto dell’attenzione verso il prossimo bisognoso la questua è stata devoluta in favore dei cristiani perseguitati in Medio Oriente e soprattutto in Siria.

Al termine della celebrazione, con una forte carica, ci si è avviati verso le proprie destinazioni, con l’impegno di trasmettere le ricchezze ricevute nella giornata a coloro che non hanno potuto partecipare e ai propri ragazzi.

Tonio Marongiu

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