Roberto Piredda e Michele Fadda nuovi canonici della Cattedrale

coro-cattedrale-cagliariIl vescovo di Cagliari, Arrigo Miglio, ha atteso la vigilia di Natale per rendere note le nomine di due nuovi canonici del Capitolo metropolitano della Cattedrale di Cagliari. Si tratta innanzitutto di un nuovo «canonico effettivo». Sarà infatti don Roberto Piredda ad occupare il dodicesimo «stallo» del coro del duomo, resosi vacante dopo la morte di monsignor Gianni Spiga. Don Michele Fadda è invece nominato «canonico onorario».

Don Piredda, quarantenne e sacerdote dal 2002, è responsabile dell’anno di propedeutica del Seminario regionale sardo, direttore dell’ufficio diocesano per l’insegnamento della religione cattolica, docente presso Issr di Cagliari e consulente ecclesiastico della sezione di Cagliari dell’Unione cristiana imprenditori dirigenti.

Don Fadda è il rettore del Seminario minore diocesano, responsabile dell’ufficio diocesano per la pastorale vocazionale e direttore del «College universitario Sant’Efisio». È sacerdote da dodici anni ed è nato nel 1979.

Il capitolo dei canonici della cattedrale è un collegio di sacerdoti al quale spetta assolvere alle funzioni liturgiche più solenni nella chiesa cattedrale e adempiere eventuali altri compiti che gli vengono affidati dal diritto o dal vescovo diocesano.

Fanno parte del capitolo i canonici effettivi (definiti anche «titolari» o «di stallo») – che per statuto devono essere dodici – e i canonici onorari. Questi ultimi, benché godano degli stessi diritti, prerogative e stallo nel coro di cui fruiscono i canonici titolari, non hanno «voce in capitolo» e quindi non partecipano alle funzioni deliberative né a quelle di governo.

La comunità dei canonici cagliaritani potrebbe risalire all’XI secolo, anche se la prima citazione nei documenti è del 1119. I principali fondi d’archivio attraverso i quali può essere tracciata la storia di questo istituto partono dall’inizio del XVI secolo.

I canonici cagliaritani sono «protonotari apostolici ad instar durante munere» per privilegio perpetuo condiviso con pochissime altre chiese metropolitane, concesso dal papa Pio VII nel 1803 e poi confermato da Pio X nel 1907.

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