Sant’Eusebio riesce ad unire Cagliari e Vercelli Al via i festeggiamenti in occasione del 60° di fondazione della parrocchia

Sant'EusebioL’arcivescovo di Vercelli, monsignor Marco Arnolfo, presiederà i solenni festeggiamenti in onore di Sant’Eusebio in programma nell’omonima chiesa di via Piovella fino al 16 settembre. L’appuntamento annuale col patrono quest’anno coincide col sessantesimo di fondazione della parrocchia. Il presule vercellese sabato 15 alle 18 celebrerà la liturgia eucaristica e, al termine, guiderà la processione col simulacro del Santo per le vie del quartiere.

Il gemellaggio tra Cagliari e Vercelli – le due patrie di Eusebio, “natione sardus” e primo pastore della Chiesa piemontese di cui è patrono – quest’anno si rafforza ulteriormente.

Di questo cammino parallelo tra le due diocesi si hanno tracce fin dal XVII secolo quando entrambe, «unite in santa alleanza – come scrive don Francesco Putzu nel saggio “Un tesoro del suolo sardo” – dedicarono due feste al loro santo comune: al 1° di agosto, giorno della morte, e al 16 dicembre giorno della consacrazione episcopale».

Nel 1885 fu stipulato un «Atto di fratellanza» tra il Capitolo di Cagliari e quello di Vercelli, «per cui un canonico di una delle diocesi è calcolato presente nel suo capitolo, qualora sia presente nell’altro capitolo».

Nel 1971, in occasione delle celebrazioni per il XVI centenario della morte di Eusebio, una delegazione della diocesi vercellese, guidata dal vescovo monsignor Albino Mensa, visitò Cagliari e anche la nostra chiesa parrocchiale in avanzata fase costruttiva.

Nel mese di maggio di quello stesso anno un gruppo della nostra parrocchia, col parroco don Antonio Porcu, partecipò ai festeggiamenti in onore della Madonna di sant’Eusebio, presieduti nella cattedrale di Vercelli dal cardinale Sebastiano Baggio, arcivescovo di Cagliari.

In quell’occasione alla parrocchia del colle san Michele fu donato il busto in argento sbalzato, con reliquie del santo, qualche volta portato in processione ed esposto durante i festeggiamenti patronali.

Il grande simulacro raffigurante sant’Eusebio è stato, invece, acquistato e donato alla chiesa da un parrocchiano, Annibale Serra, in vita residente in via Carlo Baudi.

Un’altra pagina del gemellaggio è stata scritta il 1° agosto scorso, quando un gruppo di fedeli della nostra parrocchia ha partecipato, nella cattedrale di Vercelli, alla commemorazione liturgica di Sant’Eusebio.

Ecco il clima della festa descritto dal parroco cagliaritano, don Ferdinando Caschili, che ha concelebrato col clero piemontese. «I fedeli si recano in chiesa, mentre sacerdoti e seminaristi, dedicati al servizio liturgico, si dirigono verso l’episcopio, adiacente alla cattedrale, da cui partirà la processione d’ingresso. Alla spicciolata arrivano sacerdoti da tutte le diocesi piemontesi ed anche lombarde; nel sontuoso episcopio siamo accolti – scrive don Caschili – in maniera particolarmente calorosa dal vescovo, che prima della Messa illustra ai suoi confratelli qualcuno dei ritratti dei pastori succedutisi in quella diocesi, narrando anche alcuni aneddoti molto gustosi (compresa la sorte di qualche vescovo ucciso dai suoi preti). Quindi la processione si snoda verso il duomo: sono presenti circa 90 sacerdoti e 6 vescovi. La celebrazione viene presieduta dal vescovo uscente di Piacenza-Bobbio, monsignor Gianni Ambrosio, che festeggia anche il cinquantesimo della sua ordinazione sacerdotale».

Il secondo atto dei festeggiamenti a metà dicembre per ricordare, questa volta, il 60mo di fondazione.

Mario Girau

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