Scuola al via le lezioni ma quante incognite Nell'Isola troppi abbandoni. Problemi di sicurezza per gli edifici

scuola al viaQuello che si apre in questi giorni è un anno scolastico con alcune criticità che sembrano non essere ancora risolte.

Se il grande impegno dell’Ufficio scolastico regionale permetterà un avvio tutto sommato abbastanza regolare delle lezioni, salvo possibili e inevitabili micro-disfunzioni.

Restano sullo sfondo alcuni problemi, come quello sulla sicurezza degli edifici, salito alla ribalta anche dopo i tragici fatti di Genova.

Nei mesi scorsi sono stati stanziati 2,3 milioni di euro, trasferiti poi ai singoli comuni e province, per effettuare interventi di manutenzione straordinaria per 43 istituti scolastici presenti in tutta la regione.

Una goccia nel mare delle necessità, visto che la stragrande maggioranza degli istituti scolastici ha bisogno di importanti interventi strutturali.

La Regione continua ad intervenire anche per ridurre l’enorme numero di abbandoni scolastici.

È dei giorni scorsi la ratifica di un patto tra istituti professionali ed enti di formazione per arginare la dispersione scolastica, che nella nostra Isola ha un tasso del 18%, in calo negli ultimi tre anni ma lontano dal 10% imposto dall’Unione europea.

Per questo la Giunta regionale ha stanziato tredici milioni di euro per offrire competenze ai giovani, garantendo comunque l’esercizio del diritto allo studio.

Nell’offerta formativa, prevista per i bienni 2018-19 e 2019-20, sono compresi svariati corsi per chi aspira a fare l’operatore nella trasformazione agroalimentare, nel settore amministrativo-segretariale, nella ristorazione (preparazione pasti, servizi di sala e bar), grafica e multimedia, elettricisti e meccanici, estetisti, servizi di vendita.

Si tratta di percorsi triennali destinati a giovani di età compresa tra i 14 e i 17 anni non compiuti.

Un’altra criticità è rappresentata  dalla carenza di dirigenti scolastici, in numero inferiore rispetto alle reali necessità.

Istituti con dirigenza vacante sono stati assegnati a presidi già titolari in altri istituti, anche distanti decine di chilometri, e che quindi dovranno dividersi tra le scuole.

La presenza costante di un dirigente per ogni istituto è a garanzia del diritto allo studio, vista anche la piega aziendalistica che sta caratterizzando la nostra scuola.

Il concorso per il reclutamento dei futuri dirigenti deve essere ancora espletato: la prova scritta è prevista per il mese di ottobre.

Per cui i tempi si allungano ancora.

Un elemento, che troppo spesso resta sotto traccia, è quello delle scuole paritarie.

Previste dal dettame costituzionale, queste scuole vengono ancora etichettate come elitarie, alle quali, secondo alcuni, non bisognerebbe addirittura assicurare il sostegno.

Nonostante il ritardo con il quale le paritarie, molte delle quali di ispirazione cattolica, ricevono quanto è loro dovuto, queste scuole portano avanti la loro missione nel formare i propri alunni.

Tanti allievi, spesso, hanno raggiunto i vertici della cosa pubblica: una conferma della bontà del progetto formativo, che anche le scuole cattoliche sono capaci di portare a compimento.

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