«Sovvenire»: sostegno democratico alla Chiesa Matteo Calabresi è responsabile CEI per il sostentamento

«Una Chiesa di tutti per tutti» è il titolo scelto per la giornata diocesana di sensibilizzazione e informazione sul «Sovvenire». L’obiettivo è far conoscere maggiormente l’attuale sistema di sostegno economico alla Chiesa cattolica, fondato sulle offerte liberali «Insieme ai sacerdoti» e sull’ottoxmille. Il nuovo sistema, pur rientrando in uno dei cinque precetti della Chiesa («Sovvenire alle necessità della Chiesa»), ha innovato il modo di pensare: alla base, il concetto della «Chiesa-comunione» (richiamata dal Concilio Vaticano II), in cui tutti siamo corresponsabili. Queste due forme di sostegno economico sono correlate alla vita delle comunità ecclesiali, perché consentono ai sacerdoti di operare accanto a chi ha bisogno, promuovendo numerose progettualità. Matteo Calabresi è il responsabile del servizio nazionale della Conferenza episcopale italiana per la promozione del sostegno economico alla Chiesa cattolica.

Qual è oggi il senso e l’andamento del «Sovvenire»?

Il senso del «Sovvenire» è sempre quello iniziale. Un sistema democratico che affida ogni anno ai cittadini contribuenti la scelta di sostenere la Chiesa cattolica per fede o anche semplicemente per apprezzamento di quello che fa per i più deboli, per la società. Molti firmatari infatti, ci dicono le statistiche, non sono cattolici e firmano perché vedono l’impegno della Chiesa sul territorio. Vedono l’impegno verso le persone, a prescindere dalla loro fede, dalla loro provenienza, dal colore della loro pelle. Il “consenso” che le persone danno alla Chiesa è ancora molto importante con le firme 8xmille stabili attorno all’80% e le offerte per i sacerdoti destinate all’Istituto Centrale Sostentamento che raccolgono oltre 9 milioni di euro, comunque una delle raccolte più importanti in Italia.

Si teme qualche cambiamento nell’andamento del «Sovvenire» in futuro?

Certamente non c’è e non ci deve essere nulla da temere quando ci si affida alla scelta libera della gente; quando con trasparenza si rendicontano tutte le somme ricevute grazie ai fondi dell’8xmille. Purtroppo ancora pochi sanno che esiste un sito ( www.8xmille.it ) dove la Chiesa cattolica pubblica da anni un rendiconto particolareggiato dove è possibile verificare gli usi dei fondi ricevuti. Nello stesso sito è visibile anche una mappa navigabile dove vedere nei dettagli le oltre 12mila opere presenti sul territorio realizzate grazie ai fondi, in Italia e nei paesi in via di sviluppo.

Cosa si potrebbe fare per rafforzare le «Offerte insieme ai sacerdoti»?

C’è bisogno di una presa di coscienza da parte soprattutto dei sacerdoti, che devono vincere la naturale timidezza del parlare di soldi. Si dovrebbe parlare con franchezza e trasparenza della remunerazione del prete, delle voci che la compongono, del sistema di perequazione. Negli incontri di formazione che sempre più parrocchie decidono di organizzare, è bello vedere come la gente sia soddisfatta di affrontare certi argomenti e di sapere che molte delle notizie che si leggono su alcuni organi di stampa, sono sostanzialmente fake news.

Maria Chiara Cugusi

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