Tre diaconi al servizio della Chiesa diocesana Gianmarco Lorrai, Sergio Loddo e Davide Pau saranno ordinati mercoledì 27 giugno

tre diaconi È l’ultima tappa prima del sacerdozio. Un tassello insomma fondamentale per chi si accinge a ricevere il sacramento dell’Ordine. Mercoledì prossimo, in Cattedrale a Cagliari, il vescovo Arrigo Miglio ordina tre nuovi diaconi. Già accoliti, Davide Pau, della parrocchia di San Pietro ad Assemini, Sergio Loddo, della parrocchia di Sant’Efisio a Capoterra, e Gianmarco Lorrai, della parrocchia di Nostra Signora di Monserrato a Burcei, si apprestano dunque a esercitare un ruolo di servizio alle comunità dove il vescovo li invierà.

Con i tre diaconi fanno ovviamente festa le rispettive parrocchie, che hanno visto i tre futuri diaconi crescere e maturare sentimenti di fede verso il Signore che sono poi ulteriormente cresciuti con la decisione di diventare seminaristi. Per i tre nuovi diaconi fondamentali sono stati gli anni trascorsi nella comunità del Seminario regionale, fucina di discernimento vocazionale.

In tutti e tre è davvero grande l’emozione e l’attesa per questa ordinazione diaconale. «Tutto ciò che provo in questo momento – afferma Gianmarco Lorrai – racchiude la storia della mia vocazione. Già a sei anni avevo in mente di diventare sacerdote. E dopo 13 anni di studi, tra Seminario minore e maggiore, ripercorro idealmente tutte le tappe che hanno contraddistinto la mia formazione umana, spirituale e cristiana. Potrei paragonare la mia attesa a quanti si accostano al sacramento del Matrimonio, perché, in questa occasione, mi accingo a essere, sempre più, discepolo del Signore. Sono insomma molto emozionato, perché, indegnamente, mi accingo a ricevere la stola diaconale, consapevole delle gioie e delle responsabilità che questa ordinazione comporta. Non conoscendo i progetti di Dio, sono però consapevole che il Signore mi chiederà di amare la vita e di essere suo discepolo lungo la storia della salvezza».

Forte l’emozione per l’imminente ordinazione diaconale anche da parte di Sergio Loddo. La sua è una vocazione cosiddetta adulta, non passata cioè per tutti gli anni di discernimento vocazionale del Seminario minore. «Alla soglia dell’ordinazione – dice – sono molti i sentimenti che abitano nel mio cuore. Ogni giorno mi accompagnano i tanti volti di quanti ho conosciuto nel mio cammino, e in particolare, di quanti ho avuto come compagni di viaggio in questi anni di Seminario regionale. In questa tappa fondamentale verso il sacerdozio, cerco con costanza la volontà del Signore e il bene per la mia persona, per essere sempre più pastore e guida per coloro che Dio mi metterà accanto. Ma in questi giorni è forte anche la mia gratitudine nei confronti della mia famiglia e del Seminario, sia minore sia regionale, che sono stati fondamentali per quel percorso educativo che oggi sfocia nell’ordinazione diaconale».

Per Davide Pau, invece, è difficile esprimere le emozioni da lui vissute in attesa di diventare diacono a servizio della Chiesa diocesana. «Penso che il diaconato sia un grande dono gratuito di Dio che mi appresto a ricevere, dopo un lungo percorso di formazione in vista dell’ordinazione presbiterale. Il Signore mi ha permesso di comprendere che, tutto questo, è, senza dubbio, frutto dell’impegno personale, ma soprattutto della Grazia di Dio. Mi rendo conto, poi, che, nonostante le tante difficoltà e gli ostacoli che talvolta potevamo sembrare insormontabili, il Signore ha sempre avuto su di me uno sguardo di Misericordia. Mi sento amato da Lui ed è sempre più forte in me la consapevolezza che essere consacrato a Dio significa vivere una vita totale di dedizione al suo progetto e alla stessa Chiesa. Percepisco intorno a me tanta attesa e mi rendo conto della responsabilità che avrò una volta ordinato diacono».

Andrea Pala

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