Un fine anno nel segno della pace a Cagliari Il 31 dicembre la città ospita la 52ma Marcia della Pace

La 52ma Marcia Nazionale della Pace si celebra quest’anno per le vie di Cagliari il 31 dicembre, al modo degli altri anni nelle diverse città in Italia, l’anno scorso è stata celebrata a Matera.

Viene promossa da «Pax Christi» e la Caritas nazionale, l’Ufficio per i Problemi sociali e del lavoro della Cei e l’Azione Cattolica Italiana. Si uniscono inoltre il Comitato promotore della Marcia della Pace in Sardegna e il CSV, Centro di Servizio per il volontariato Sardegna Solidale, che per 32 anni hanno intrapreso tale iniziativa.

La Diocesi di Cagliari ha predisposto un Comitato, che agisce in stretto contatto con i relativi vertici nazionali, e una Segreteria, che è già operativa sui diversi aspetti attinenti l’organizzazione dell’evento.

Siamo in attesa che papa Francesco, come ogni anno, proponga il titolo e il tema celebrativo della Giornata Mondiale della pace del 1 gennaio 2020, in modo da riproporlo nel territorio della nostra diocesi e nelle altre diocesi in Sardegna, insieme a tutte le indicazioni necessarie per la partecipazione.

Quanto allo svolgimento, ad oggi è prevista l’accoglienza e la partenza della Marcia, nel pomeriggio del 31 dicembre, da piazza San Michele, per andare a percorrere un itinerario nella città, con due tappe intermedie in cui saranno offerti interventi e testimonianze per la riflessione sui temi della pace.

La Marcia si concluderà in nottata nella Basilica di Nostra Signora di Bonaria, con la celebrazione della Messa.

Il Comitato, presieduto dall’arcivescovo, monsignor Arrigo Miglio, invita alla partecipazione le famiglie e i fedeli delle parrocchie, i membri e gli aderenti delle Associazioni e Movimenti ecclesiali, le Confraternite e tutte le associazioni e movimenti di volontariato del territorio, tutti gli uomini e le donne di buona volontà che hanno sensibilità per la giustizia e la pace, soprattutto i giovani e le giovani.

Fin dai primi anni l’iniziativa della Marcia ha voluto essere alternativa alle celebrazioni che si svolgono in occasione del Capodanno.

Nell’occasione, infatti, viene proposta anche una «iniziativa segno», da sostenere con scelte personali e di gruppo, di digiuno o di solidarietà nei confronti del «Progetto “Elen Joy”», contro la tratta degli esseri umani, lo sfruttamento sessuale, lavorativo e l’accattonaggio, promosso dalla Congregazione Figlie della Carità.

La Segreteria organizzativa in diocesi, coordinata dal Vicario Generale, monsignor Franco Puddu, comunicherà al più presto le coordinate dell’evento e le modalità per parteciparvi.

La Marcia è il frutto di una precisa scelta fatta da «Pax Christi», che ha sempre voluto sollecitare le coscienze di tutti ad un impegno concreto nel chiedere il dono della pace e il disarmo nucleare, seguendo le indicazioni della «Pacem in Terris» di San Giovanni XXIII, il Papa che promulgò quell’enciclica così profetica e che, a distanza di oltre mezzo secolo, resta di stringente attualità, visto il sempre elevato numero di conflitti che ancora oggi interessano troppe zone del mondo.

Gli otto presidenti che finora hanno guidato il movimento, tutti vescovi, alcuni molto seguiti come monsignor Tonino Bello e monsignor Luigi Bettazzi, hanno sempre invitato ad avere un «linguaggio» di pace, chiedendo di pregare per avere il dono della Pace.

Il 31 dicembre Cagliari e la Sardegna avranno l’opportunità di poterlo fare: domandare la pace in una terra che, se pur non in guerra, vive giorni difficili.

Roberto Comparetti

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