Liberi dentro per crescere fuori è il nome del progetto che in Sardegna si impegna a combattere stigmi e pregiudizi per favorire la crescita e l’integrazione sociale dei minori con genitori detenuti, sia dentro che fuori la Casa circondariale di Uta. Selezionato in Sardegna da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, l’iniziativa mira a creare opportunità e a preservare il legame affettivo con il genitore recluso, in linea con il bando nazionale Liberi di crescere.
Un supporto integrato per famiglie e minori
Con una durata di 48 mesi, l’iniziativa prevede un sistema di interventi personalizzati e multidimensionali per offrire supporto non solo al genitore detenuto e al figlio, ma anche all’intero nucleo familiare. Attraverso una rete di collaborazione tra le cooperative sociali cagliaritane Elan, Exmè, Panta Rei Sardegna e Solidarietà Consorzio, insieme al Carcere di Uta, all’Ufficio di esecuzione penale esterna della Sardegna (UIEPE), al Comune di Cagliari e alle associazioni Prohairesis e Aragorn S.r.l., il progetto punta a fornire un sostegno concreto a queste famiglie.
Coinvolgimento dei minori e delle famiglie
Il progetto coinvolgerà almeno 20 minori e 10 nuclei familiari l’anno, per un totale stimato di 90 destinatari diretti nel quadriennio. L’obiettivo è attivare percorsi di aiuto per 30 nuclei familiari. Le attività si basano su un modello di progettazione familiare partecipata, che vede la collaborazione di psicologi, pedagogisti, educatori e assistenti sociali. L’idea è quella di sviluppare progetti educativi personalizzati, pensati per adattarsi alle esigenze di ogni singolo minore e della sua famiglia.
Iniziative di presentazione e incontro
Lunedì 28 ottobre, dalle 14, presso il carcere di Uta si terrà un incontro inaugurale nell’ambito dell’iniziativa La partita con mamma e papà, ideata da Bambinisenzasbarre. Durante l’incontro, i partner del progetto avranno l’opportunità di presentarsi alle famiglie delle persone sottoposte a pena detentiva. Sarà anche organizzata una partita di calcio tra genitori e figli, con la partecipazione dello street artist Manu Invisible. Successivamente, saranno illustrati i dettagli del progetto Liberi dentro per crescere fuori, avviando un dialogo con le famiglie interessate a intraprendere il percorso.
Attività e percorsi di crescita
Il progetto prevede numerose attività, tra cui il potenziamento delle visite in carcere, con spazi adeguati per un contatto fisico sicuro tra genitori e figli. Saranno inoltre creati ambienti accoglienti per i minori in attesa degli incontri. L’iniziativa offre anche supporto psicologico e coinvolge i bambini in laboratori artistici, attività sportive e culturali e gite all’aperto. Il progetto prevede poi attività come la promozione della lettura e l’organizzazione di eventi culturali all’interno e all’esterno del carcere.
Inclusione sociale e sostegno ai genitori
Per le persone detenute, il progetto prevede anche tirocini di inclusione sociale e lavorativa e un servizio di supporto psicologico dedicato. Il percorso offerto da Liberi dentro per crescere fuori si pone come obiettivo quello di dare ai bambini e alle loro famiglie un’opportunità di crescita integrata e sostegno continuativo, contribuendo al superamento delle difficoltà che derivano dalla condizione detentiva e promuovendo un ambiente familiare positivo per i minori coinvolti.
© Copyright Il Portico