Decimomannu ha ospitato la Giornata interdiocesana dei Giovani di Cagliari e Iglesias. Ispirati anche dal pellegrinaggio che da due anni arricchisce il calendario della festa di Santa Greca, le pastorali giovanili delle due diocesi hanno ideato un cammino dalla chiesa di Santa Maria di Uta al santuario dedicato alla martire di Decimomannu.
Con sguardo proiettato sull’Agorà di Roma – l’incontro dei giovani italiani col Papa ad agosto in vista del Sinodo – un gran numero di ragazzi impegnati negli oratori si è ritrovato al mattino a Uta, per poi partire a piedi verso il paese scelto per il terzo incontro dell’Anno pastorale 2017-2018.
Dopo #restare e #ascoltare, il tema del #cammino ha caratterizzato l’intera giornata.
Il pellegrinaggio è stato diviso in quattro parti. La prima, l’ascolto della Sua Parola («riconoscere e ascoltare che cosa Dio suggerisce al nostro cuore»), con la quale i ragazzi sono stati inviati a memorizzare la parola o la frase che più li aveva colpiti della Parola di Dio.
Poi il silenzio («saremo invitati a camminare da soli in silenzio»), momento di riflessione personale, seguito dal dialogo aperto e sincero («avere fiducia in Dio e nel prossimo»), nel quale i partecipanti si sono affiancati a uno o più animatori, di altri oratori, per condividere idee e sensazioni sulla fede.
Infine il partecipare, «avere umiltà, progredire nell’avanzare di un progetto, fare delle scelte». Su questa scia, dopo la pausa pranzo, le Pg di Cagliari e di Iglesias, oltre all’oratorio «Santa Greca», hanno proposto alcune attività come recuperare il kit del pellegrino, la scelta dell’animatore Pg e il «Sogno concreto», percorrere una strada per cambiare e per crescere.
Mentre il polo fieristico veniva invaso dai colori degli oratori e delle parrocchie del Sud Sardegna, la macchina organizzativa, dava il 100%: dai fonici al gruppo merenda, offerta dall’oratorio ospitante, grazie al sostegno della comunità, a tutte le persone e i gruppi coinvolti.
Le testimonianze di due giovani animatori di Pastorale giovanile, sui momenti chiave e i dubbi che attanagliano gli adolescenti, hanno anticipato la Messa, particolarmente sentita dai partecipanti.
Il rito è stato presieduto da Giovanni Paolo Zedda, vescovo di Iglesias. «Gesù – ha sottolineato il Vescovo nell’omelia – invita gli Apostoli a essere capaci di portare pace Dà loro il suo Spirito proprio come ha già fatto sulla croce. La pace è servizio gli uni verso gli altri. Gesù non è preoccupato di rimproverarci ma è impegnato a farci comprendere che ci viene incontro: non soltanto quando tutto va bene, ma anche nei momenti di difficoltà. Anzi, soprattutto in quei momenti».
«Se vogliamo essere cristiani – ha proseguito Zedda – non possiamo cercare solo le cose belle, ma dobbiamo guardare la sofferenza dei fratelli: lì il Signore continua a soffrire. La fede in Lui ci dà la possibilità di vincere, di dare a chi ha bisogno».
«Se – ha concluso il Vescovo – siamo concretamente in comunione con Cristo, a partire dall’Eucaristia, lo Spirito di Dio ci permette di capire cosa fare e come farlo: chiediamogli questa grazia per noi e per tutti i giovani». Dopo la celebrazione, sono intervenuti i sindaci di Decimomannu, e Uta Anna Paola Marongiu e Giacomo Porcu, che non hanno fatto mancare ai ragazzi parole di incoraggiamento e di sostegno ma soprattutto l’invito ad avere coraggio e lasciare il segno.
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