Un sogno che diventa realtà: essere ordinato prete. Don Alessandro Manca diventerà presbitero nella parrocchia di Frutti d’Oro a Capoterra, dedicata alla Beata Vergine Maria Madre della Chiesa. L’ultimo era stato don Alessandro Guiso.
Nato 27 anni fa don Alessandro, dopo gli studi al liceo «Siotto» e all’Istituto salesiano di Cagliari ha conseguito il baccalaureato alla «Gregoriana» di Roma.
Con l’ordinazione diaconale ha iniziato anche il servizio nella comunità di santa Giusta ad Uta. «La mia vocazione – dice – è un dono della mia comunità, ma anche occasione per suscitare eventuali nuove vocazioni. Un ragazzo presente alla celebrazione potrebbe cogliere la gioia di una scelta così radicale e magari pensare di poter seguire la mia stessa strada, che è poi quella seguita già da tanti altri giovani».
La scelta del sacerdozio comporta anche una sorta di taglio nei confronti della comunità dalla quale si proviene. «In parte – dice il futuro presbitero – perché già dal mio rientro in Sardegna diverse persone della comunità mi hanno fatto visita nelle celebrazioni qui a Uta. Nei momenti più importanti non sono mancate le persone più care, i parrocchiani che mi conoscono fin da piccolo. Il legame con la mia comunità di certo non si è mai interrotto ma invece continua. Amici e parenti sono felici della scelta che ho fatto e mi hanno accompagnato nella preghiera, in un atteggiamento fortemente mariano, di presenza discreta ma comunque tangibile».
La scelta del sacerdozio rappresenta un passo importante verso una nuova esperienza di vita che mette alle spalle il periodo formativo, verso una dimensione di servizio alle persone affidate nella comunità.
«Per me – dice ancora don Alessandro – rappresenta la realizzazione di un sogno coltivato fin da piccolo. Si tratta di un’esistenza, di un uomo che corona una scelta fatta oramai diversi anni fa. Diventare sacerdote non rappresenta la fine di un percorso ma l’apertura di una nuova strada, che il Signore illuminerà. In questi nove anni è come se mi fossi cucito un vestito che sabato prossimo mi accingo a indossare. Sento che dentro a questo vestito ci sto comodo e mi rende felice indossarlo. Metto già in conto che mi attende una vita caratterizzata da momenti difficili, da quelli di prova, così come da periodi di gioia e occasioni di realizzazione».
Per don Alessandro resta però centrale dare un senso alla propria vita. «Per ciascuno di noi – evidenzia – è fondamentale trovare ragioni di vita: ogni giorno dobbiamo essere felici di alzarci la mattina e andare a riposarci fieri di aver vissuto la nostra giornata».
La comunità di Frutti d’Oro si sta preparando alla celebrazione prevista per sabato 23 alle 18.30, quando il vescovo, Arrigo Miglio, imporrà le mani sul capo di don Alessandro, rendendolo così membro del presbiterio diocesano. Per il novello sacerdote la prima messa è fissata domenica 24 alle 19, sempre nella parrocchiale della Beata Vergine Maria Madre della Chiesa.
Quella di don Alessandro sarà la seconda di tre ordinazioni presbiterali previste. Dopo don Enrico Murgia venerdì 29 un altro suo confratello riceverà il sacramento dell’ordine ad Assemini, nella parrocchia di san Pietro. Don Francesco Deffenu, attualmente impegnato nella pastorale vocazionale, sarà l’ultimo in ordine di tempo a diventare sacerdote.
Il 27 giugno infine tre seminaristi diventeranno diaconi, nel corso della celebrazione in Cattedrale.
Si tratta di segni tangibili che mostrano una Chiesa cagliaritana viva e feconda.
Roberto Comparetti
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