Il 25 febbraio alle 11 a sant’Elia la celebrazione di ordinazione
Pubblichiamo la testimonianza ricevuta da Ivan Garro, giovane che verrà ordinato diacono nella parrocchia di Sant’Elia a Cagliari.
Sono un missionario Oblato di Maria Immacolata, nato 33 anni fa a Cosenza.
Un giorno il Signore è venuto a bussare alla mia porta e piano piano ho scoperto il gusto della preghiera e il desiderio della vita fraterna.
Negli anni degli studi universitari ho incontrato i missionari OMI e ho avvertito la spinta ad annunciare agli altri Gesù.
Sono partito allora per Marino Laziale, dove noi missionari abbiamo una comunità che accoglie giovani che vogliono vivere insieme un’esperienza di Vangelo.
Dopo la laurea triennale in fisica e diversi anni di vita comunitaria ho professato i miei primi voti nel 2016.
Sono seguiti gli anni di studio della filosofia e della teologia e poi, come nostra consuetudine, un anno di esperienza missionaria all’estero, nel mio caso in Romania.
Dopo aver conseguito un diploma in spiritualità ignaziana, dal 10 ottobre, sono qui a Cagliari.
Si è aperto così per me un tempo molto importante, soprattutto perché il 3 dicembre scorso ho vissuto la mia Oblazione perpetua, cioè la consegna al Signore di tutta la mia vita come missionario Oblato.
In questo modo è nata la possibilità di vivere qui la mia ordinazione diaconale, occasione che insieme alla mia comunità abbiamo accolto con gioia anche pensando al territorio e soprattutto alle persone a noi affidate: il quartiere Sant’Elia.
Appena arrivato ho seguito il consiglio del nostro superiore di comunità, padre Stefano, che mi ha invitato ad «assaggiare» un po’ tutto, con un’attenzione particolare ai giovani.
Così, sfruttando qualche conoscenza e abilità musicale con la chitarra, in accordo con padre Saverio, che fra noi svolge il servizio di parroco, mi sono inserito nell’animazione delle Messe insieme ad Alessandro, alla nostra organista Halyna e alle altre coriste.
Inoltre abbiamo pensato di continuare a portare avanti un laboratorio musicale in oratorio.
Allo stesso tempo ho iniziato ad aiutare padre Paolo, che si occupa particolarmente degli ammalati, visitando alcune persone anziane, e insieme a padre Francesco, incaricato della pastorale giovanile, stiamo incontrando le varie classi di catechismo.
Con lui e con Moira, una delle catechiste, stiamo organizzando anche alcuni pomeriggi domenicali per tutti i ragazzi.
Non per ultimo tre collaborazioni mi sembrano particolarmente preziose: quella con i padri somaschi, attraverso Antonio e le educatrici Giulia ed Elisabetta, che portano avanti un progetto di supporto allo studio e di diversi laboratori per i ragazzi delle scuole medie, a cui dò una mano come volontario; quella con le suore Missionarie della Carità, grazie alle quali insieme ad alcuni giovani, con cui stiamo costruendo un’amicizia, di tanto in tanto serviamo i nostri fratelli più poveri; e infine quella con Giorgio, che con la sua palestra di boxe offre uno spazio sano a tanti.
Al di là delle cose concrete, per me sono tutte occasioni di incontrare persone, volti, storie, costruire relazioni e così provare a condividere la speranza che il Signore Gesù ci offre con il suo Vangelo, quella speranza di cui mi sembra che il mondo di oggi e ciascuno di noi ha tanto bisogno. Prego il Signore per poter vivere tutto questo con uno stile di vicinanza, compassione e tenerezza, come direbbe papa Francesco, camminando insieme a tanti altri operai del Vangelo.
A tutti voi chiedo di accompagnarmi con la preghiera e con chi potrà ci conosceremo il 25 febbraio alle ore 11 in parrocchia a Sant’Elia per la mia ordinazione diaconale: siete tutti invitati.
Ivan Garro – OMI
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