In Cattedrale la Messa celebrata dall’Arcivescovo
Si è rinnovata in Cattedrale la celebrazione del Mercoledì delle Ceneri, con la Messa presieduta dall’Arcivescovo e il rito dell’imposizione delle ceneri sul capo.
Nell’omelia monsignor Baturi ha attinto dalla Liturgia della Parola, il Vangelo di Matteo, nel quale Gesù ricorda come non occorra mettersi in mostra nel momento in cui si pratica la fede, ad esempio nella preghiera e nel digiuno».
«Scopo della Quaresima – ha detto Baturi – è farci attendere la Pasqua con ardente desiderio, guardando con speranza all’annuncio pasquale. Gesù nel Vangelo ci invita a far cadere le maschere, con le quali cerchiamo di ottenere la lode e l’ammirazione della gente».
«Ci comportiamo così – ha evidenziato l’Arcivescovo – quasi per un sentimento di incertezza circa il valore della nostra esistenza. Pensiamo di ricavare il valore della vita dal consenso degli altri: davvero gli applausi che riceviamo misurano il nostro valore?», si è domandato monsignor Baturi.
«Ma soprattutto quale gente può essere attratta da immagini ingannevoli? Dobbiamo estorcere consenso anche a costo dell’ipocrisia e della menzogna?».
«Dobbiamo dire con coraggio che l’uomo che è riuscito non sempre è l’uomo di successo. L’uomo riuscito è quello che vive nella verità. L’inizio della Quaresima è il momento nel quale guardare alla nostra vita nella verità e non secondo criteri superficiali, a volte apparenti ed esteriori».
La cronaca completa della celebrazione sul numero in distribuzione da mercoledì 1 marzo.
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