Quaranta giovani, accompagnati da frati minori e suore, lo scorso fine settimana si sono impegnati nell’iniziativa del weekend di evangelizzazione, organizzata dal SOG (Servizio Orientamento Giovani) guidato dai frati di san Mauro in città.
Dopo aver compiuto un percorso di formazione alla fede, hanno testimoniato agli altri giovani la loro gioia per aver incontrato Gesù nella propria vita.
«Instaurare – spiega Erika Spanu, 21 anni di Selargius, studentessa di ostetricia una relazione con chi si incontra in giro per le strade – è un momento fondamentale dell’annuncio. Solo dopo aver instaurato un dialogo iniziale, è possibile raccontare quanto sia bello aver incontrato Gesù nella propria vita, sentirsi amati di un amore infinito che supera le possibilità umane. Una gioia troppo grande che non può rimanere rinchiusa ma che necessità di essere condivisa».
Non tutti gli incontri fatti dai giovani missionari per le strade cittadine, nei locali del centro e nelle università ovviamente, sono stati positivi, molti si fermavano, alcuni, si sono commossi all’annuncio dell’amore di Dio, altri declinavano l’invito e in alcuni casi li deridevano.
È l’esperienza di Edoardo Piras, studente di medicina di 24 anni, anch’egli missionario durante il weekend di evangelizzazione 2018.
«Nel 2013 – dice – sono stato avvicinato da altri giovani che mi hanno proposto la gioia di vivere il Vangelo. Io non ho accolto in quel momento l’invito. Lo declinai davanti agli stessi missionari, accartocciando il volantino che mi consegnarono. Ero lontano dalla fede, ma il Signore ha lavorato con molta pazienza. Nel 2014 un collega universitario, mi ha invitato al “Corso Zero”. Ero molto scettico e pensavo che facessero il lavaggio del cervello a chi vi partecipava. Ho accettato solo per togliermi il dubbio. Arrivato mi sono sentito accolto. Ho capito che era il mio posto e da quel momento è cambiata la mia vita. Quanto ho trovato è troppo bello e non posso lasciarlo».
Ciò che accomuna l’approdo dei ragazzi agli incontri con il Signore e intraprendere un cammino di fede rinnovato, unico obiettivo del lavoro di evangelizzazione dei frati di san Mauro, è l’aver accettato l’invito di qualche amico a partecipare agli incontri dedicati ai giovani.
«Appena fatto la prima Comunione – racconta Antonietta Lucci, studentessa di psicologia di 22 anni di Quartu – mi sono allontanata dalla chiesa. Anche la mia famiglia era lontana. Nel 2014 sono stata invitata agli incontri da una mia carissima amica, che sapeva del momento molto difficile che vivevo in quel periodo. È stata lei stessa a testimoniarmi come il Vangelo le aveva cambiato la vita. Per restituire un po’ di quanto ricevuto in questi anni, ho dato la mia disponibilità a portare l’annuncio agli altri».
Intanto con la festa di san Francesco di Assisi, hanno preso il via tutte le attività dedicate ai giovani.
Il primo appuntamento il nuovo ciclo di catechesi sulle «10 parole di vita», domenica alle 20.30, nel salone del convento di san Mauro.
Fabio Figus
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