In processione dalla Cattedrale alla basilica di San Saturnino. I Vespri della Vigilia e la Messa di domenica mattina.
In preghiera sulla tomba del giovane martire Saturnino.
Alcune centinaia tra ragazzi e ragazze della città e dell’hinterland si sono ritrovate domenica sera nella basilica paleocristiana del patrono di Cagliari, insieme all’Arcivescovo, dopo aver attraversato il centro della città pregando e cantando, ricordando le figure di tre giovani che hanno dato una bella testimonianza nel loro breve percorso di vita: la Serva di Dio Chiara Corbella Petrillo, il beato Alberto Marvelli, giovane impegnato nell’associazionismo cattolico e beata Sandra Sabattini, giovane impegnata nelle attività caritative della «Comunità Papa Giovanni XXIII» di don Oreste Benzi.
Partita dalla Cattedrale la processione ha visto anche la partecipazione di monsignor Gervas Nyaisonga, arcivescovo di Mbeya, in Tanzania, dove operano due missionari della diocesi: don Carlo Rotondo e Giada Melis.
I giovani dei diversi oratori, con le loro felpe colorate, accanto ad adulti e bambini, sacerdoti e seminaristi, religiosi e religiose della città hanno dato una testimonianza di fede.
Nel suo breve indirizzo di saluto al termine della processione monsignor Baturi, oltre al ringraziamento per la bella esperienze vissuta che è simile a quella di Gesù che «è entrato a Gerico e l’ha attraversata. Abbiamo attraversato la città – ha evidenziato Baturi – come un popolo che segue la croce».
L’Arcivescovo e i giovani.
La mattina di domenica l’Arcivescovo ha celebrato la Messa, con il clero della città.
Nel corso dell’omelia ha ricordato che la festa patronale diventa momento per sottolineare che «l’uomo vive sempre in un contesto di relazioni: oltre a quello familiare il contesto più immediato è quello legato al luogo dove vive, per noi è la città».
«È interessate come la Chiesa, in relazione ai santi ci qualifichi come concittadini: siamo chiamati ad essere chiamati concittadini dei santi e familiari di Dio».
L’Arcivescovo e i giovani.
Sabato sera invece monsignor Baturi ha celebrato i Vespri solenni, ai quali hanno partecipato anche le autorità civili e militari.
Nella sua riflessione monsignor Baturi ha sottolineato che la festa di san Saturnino può essere occasione per suscitare un dibattito ampio sul destino della nostra città».
Roberto Comparetti
Un ampio reportage sarà pubblicato sul numero in distribuzione da mercoledì 2 novembre.
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