Le dieci diocesi della Sardegna sono in cammino sinodale. Lo prova è arrivata dall’incontro regionale conclusosi ieri a Orosei, dove quasi 600 persone, in arrivo dalle Chiese dell’Isola, si sono ritrovate per un momento di dialogo e confronto. Una due giorni scandita dalla preghiera iniziale, da una lectio divina, seguite da una testimonianza. Poi l’avvio dei tavoli sinodali, 48 in totale, ciascuno dei quali coordinato da un «facilitatore», nei quali sono stati analizzati i sette temi proposti: la corresponsabilità, la formazione, la gestione delle strutture, il linguaggio, la missione. Al termine delle due ore di confronto la restituzione in sala.
Le giornate ad Orosei sono state contrassegnate dalla volontà di ascolto e comunione: laici e consacrati insieme, per un appuntamento che è quasi un unicum nella storia delle Chiese della Sardegna. Finora non c’era stato un incontro di tutto il «Popolo di Dio» che abita l’Isola: tanti gli appuntamenti per ambiti ma mai un momento nel quale potersi liberamente esprimersi e donare la propria esperienza, insieme ai Pastori della Chiese.
Grazie all’utilizzo delle «nuvole di parole», nei tavoli sinodali sono emerse quelle che maggiormente hanno segnato i momenti di confronto: tra le tante alcune hanno avuto maggiori riscontri.
Per laici, sacerdoti, religiose e religiosi, vescovi sono prioritari l’ascolto, la relazione, la collaborazione, la formazione, la testimonianza e la condivisione sono quelle che hanno segnato il lavoro dei tavoli.
L’ulteriore approfondimento delle parole maggiormente emerse, nei tavoli sinodali, ha dato la possibilità di indicare quali vie percorrere per dar corso alle priorità pastorali e spirituali per l’evangelizzazione oggi in Sardegna.
La sintesi dei lavori ai tavoli è stata accennata poi in forma assembleare. La fase successiva prevede la restituzione sintetica, in forma scritta, di quanto emerso in ciascun tavolo da parte dei «facilitatori ». Il materiale raccolto sarà a disposizione dei vescovi che porteranno questa dote preziosa nell’assemblea da cam-mino sinodale in Italia prevista nei prossimi mesi.
Alle Chiese della Sardegna la consapevolezza di aver vissuto un momento importante nella propria storia.
Ai rappresentanti convocati a Orosei la certezza di aver dato il proprio contributo per aiutare i pastori delle diocesi a delineare possibili linee di percorso per il tempo futuro: di certo, come in molti dei partecipanti hanno sottolineato, quello di Orosei è stato un bel momento per le Chiese della Sardegna, che fa ben sperare. Una dote che va custodita e fatta fruttare.
ROBERTO COMPARETTI
Kalaritana – Avvenire di domenica 29 settembre 2024
© Copyright Il Portico