L’intelligenza artificiale rivoluziona le redazioni: opportunità e sfide per i giornalisti Durante un evento a Cagliari, esperti discutono l'uso dell'IA nel giornalismo e le sue implicazioni etiche

Fabio Maggio, Dario D’Elia, Francesco Birocchi e Giuseppe Murru

Oggi, nella sala “Giorgio Pisano” de L’Unione Sarda a Cagliari, si è svolto un importante evento formativo per giornalisti, incentrato sull’uso dell’intelligenza artificiale (IA) nelle redazioni giornalistiche. Organizzato dall’Ordine dei Giornalisti della Sardegna, l’incontro ha esplorato le opportunità e le sfide etiche legate all’integrazione della tecnologia IA nel giornalismo, un tema sempre più attuale e rilevante.

L’apertura di Francesco Birocchi sull’intelligenza artificiale nelle redazioni

Francesco Birocchi, presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Sardegna, ha aperto l’evento sottolineando come l’intelligenza artificiale nel giornalismo sia ormai una realtà consolidata, non più confinata alla fase sperimentale. Birocchi ha spiegato che è fondamentale per i giornalisti dotarsi degli strumenti giusti per utilizzare l’IA in modo efficace e responsabile. Ha inoltre ribadito il ruolo cruciale del giornalista nel processo di verifica delle fonti e dei dati, sottolineando che la tecnologia deve essere al servizio dell’accuratezza e della qualità delle informazioni.

Giuseppe Murru: IA e nuovo codice deontologico dei giornalisti

Giuseppe Murru, membro del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti, ha parlato del nuovo Codice deontologico in fase di approvazione, che affronterà anche l’uso dell’intelligenza artificiale nelle redazioni. Murru ha evidenziato che l’IA deve essere gestita in maniera oculata, ma non va demonizzata, poiché rappresenta uno strumento prezioso se utilizzato con consapevolezza. Ha inoltre ricordato che l’IA può facilitare il lavoro giornalistico senza mai sostituire il giudizio critico umano, indispensabile per garantire l’integrità dell’informazione.

Dario d’Elia e Fabio Maggio: competenze e applicazioni dell’intelligenza artificiale nel giornalismo

Gli esperti Dario d’Elia, giornalista specializzato in tecnologia, e Fabio Maggio, ricercatore del CRS4, hanno fornito una panoramica delle più recenti applicazioni dell’intelligenza artificiale nel giornalismo. D’Elia ha descritto l’attuale fase come una “terza rivoluzione dell’informazione”, grazie a strumenti come ChatGPT, che stanno “democratizzando” l’uso dell’IA. Ha sottolineato che l’IA generativa non comprende il significato delle parole, ma funziona su base statistica, trasformando chi la utilizza in una sorta di “linguista”, capace di lavorare sui termini e il loro contesto.

Il futuro del giornalismo con l’intelligenza artificiale

Durante l’incontro, grande attenzione è stata riservata al potenziale dell’intelligenza artificiale, senza demonizzare gli strumenti a disposizione, ma evidenziando l’importanza di un utilizzo consapevole. Il corso ha offerto ai giornalisti presenti una formazione pratica e teorica sull’uso dell’IA nelle redazioni, mettendo l’accento su opportunità e sfide etiche.

L’evento formativo, che si svolgerà nei prossimi giorni anche a Nuoro e Sassari, ha fornito ai partecipanti cinque crediti formativi, contribuendo a preparare i giornalisti alle nuove competenze richieste dall’evoluzione tecnologica del settore.

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