Lotta ai tumori. Sbarca in Sardegna il sistema robotico Cyberknife Lunedì 25 novembre l'inaugurazione al Businco di Cagliari alla presenza del vescovo Baturi

Nella Struttura complessa Radioterapia Oncologica dell’ospedale Businco dell’ARNAS G. Brotzu, diretta da Raffaele Barbara, lunedì 25 novembre si inaugura, per la prima volta in Sardegna, un Acceleratore lineare robotico Cyberknife.

Alla presenza dell’arcivescovo monsignor Giuseppe Baturi, alle 12.00, la direttrice generale Agnese Foddis, accompagnata dal direttore sanitario Raimondo Pinna e da quello amministrativo Marco Biagini, presenterà la nuova arma contro il cancro, che andrà a potenziare il patrimonio strumentale diagnostico e terapeutico del Businco, un macchinario unico per l’eccellenza nella cura dei tumori.

Una tecnologia innovativa e unica

«Si tratta – commenta la direttrice Foddis – di un sistema robotico per radiochirurgia insostituibile per potenzialità e precisione, che colpisce i tessuti malati con fasci di radiazioni. Un grande risultato per la struttura e per la Sardegna, raggiunto grazie allo sforzo congiunto Azienda e Regione. Il nuovo Acceleratore assicurerà un duplice risultato: garantire a tutti i pazienti dell’Isola i trattamenti radiochirurgici e consentire ai sardi di non emigrare oltre Tirreno, azzerando, così, i fuori regione».

Vantaggi per i pazienti e per la sanità pubblica

«Il CyberKnife – afferma dottor Barbara – è l’ultima evoluzione della radioterapia e agisce su diverse tipologie di tumore con la stessa precisione di un bisturi ma usando radiazioni ionizzanti. Una modernissima tecnologia radioterapica, attualmente in dotazione in Italia nei più prestigiosi poli oncologici. Si tratta di un LINAC che sfrutta la robotica e l’intelligenza artificiale per eseguire trattamenti radianti di radiochirurgia, ovvero trattamenti ablativi che si eseguono su lesioni neoplastiche e non neoplastiche inoperabili per sede anatomica o lesioni molto piccole dove l’intervento è controindicato. Tutti i reparti chirurgici e non chirurgici dell’ARNAS, e tutte le aziende e le strutture sanitarie dell’Isola – conclude – potranno usufruire di questa modernissima tecnologia».

Trattamenti precisi e meno invasivi

Per i pazienti l’accuratezza sub-millimetrica si traduce in trattamenti eccezionalmente accurati, che consentono di ridurre al minimo i margini intorno al target da colpire con l’elevata dose necessaria alla distruzione delle cellule tumorali, ovvero di ridurre la dose ai tessuti sani, che significa minor tossicità per il paziente.

Un’ampia gamma di applicazioni cliniche

Inoltre il CyberKnife consentirà di trattare con intento ablativo (in sostituzione della chirurgia) tumori molto vicini o attaccati ad organi a rischio, di ridurre il numero di sedute di trattamento, con enorme vantaggio per il paziente. Ma anche per i costi sociali e del servizio sanitario nazionale, legati ad eventuali ricoveri, malessere del paziente, sostegno al paziente e soggiorno presso la sede di cura.

Verso un servizio completo e integrato

Nel reparto di Radioterapia dell’ARNAS G. Brotzu dove, all’acceleratore lineare convenzionale, sarà affiancato il CyberKnife, sarà possibile offrire un servizio completo ed efficiente che consentirà di ampliare il ventaglio di trattamenti, ampliando quindi il numero di pazienti che possa beneficiare della terapia radiante.

Ritrattamenti in sicurezza

Inoltre i ritrattamenti saranno effettuati in sicurezza poiché l’accuratezza consente di controllare la dose ai tessuti sani e organi a rischio che sono già stati irradiati in precedenza e di migliorare l’esperienza clinica del paziente, sia per la minor tossicità del trattamento, sia per la brevità del trattamento e l’immediato ritorno alle attività quotidiane e alla vita normale.

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