Monsignor Baturi inaugura al Businco un bisturi virtuale di alta precisione Anche in Sardegna a disposizione la tecnologia Cyberknife

Un momento dell’inaugurazione

Anche in Sardegna è a disposizione dei pazienti oncologici (e non solo) la tecnologia cyberknife. Sfruttando robotica e intelligenza artificiale, consente di trattare le cellule oggetto di terapia con precisione millimetrica.

Le dichiarazioni

«E’ importantissimo – afferma monsignor Baturi – perchè va a completare un programma iniziato più di un anno fa e permette di fare delle operazioni molto significative. Ma il punto fondamentale va oltre l’efficacia per il singolo, incide infatti su un problema sociale. Mi riferisco – prosegue – ai cosiddetti viaggi della speranza per tanti sardi, costretti ad andare fuori regione per poter ricevere le adeguate cure. Grazie infine al personale sanitario e amministrativo che ha consentito di conseguire questo risultato».

«Si tratta di un evento epocale per la Sardegna – afferma il direttore del reparto di radioterapia oncologica dottor Raffaele Barbara – per la prima volta è arrivato questo macchinario, che utilizza la radio chirurgia, che utilizza le radiazioni ionizzanti come un bisturi. L’obbiettivo è aggredire le lesioni neoplastiche inoperabili, o destinata ai pazienti che devono essere trattati con la radiochirurgia per malattie poco estese e che possono evitare il trattamento chirurgico.

Ritrattamenti in sicurezza

I ritrattamenti saranno effettuati in sicurezza poiché l’accuratezza consente di controllare la dose ai tessuti sani e organi a rischio che sono già stati irradiati in precedenza e di migliorare l’esperienza clinica del paziente, sia per la minor tossicità del trattamento, sia per la brevità del trattamento e l’immediato ritorno alle attività quotidiane e alla vita normale.

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