Non la fine di un percorso ma l’inizio di un viaggio

villasimiusSiamo ormai giunti al mese di giugno. Alle spalle abbiamo il primo anno incentrato sul tema dell’incontro di questo triennio  pastorale, dedicato ai giovani che si conclude e davanti ritroviamo i tanti oratori che non «chiudono per ferie» ma aprono i cre-grest e gli stimoli e le suggestioni che già ci proiettano nel secondo anno dedicato al tema della condivisione.

«Non la fine di un percorso, ma l’inizio di un viaggio» con queste parole il Vescovo ha salutato i giovanissimi animatori che hanno vissuto la giornata diocesana di Villasimius lo scorso 2 giugno e ha voluto sottolineare la peculiarità delle diverse iniziative che la pastorale giovanile ha offerto alle comunità parrocchiali della diocesi in questi ultimi quattro anni. Non si organizzano eventi o attività fini a se stesse, ma occasioni di crescita e di incontro che si inseriscono in un percorso, in un cammino da fare insieme e  da condividere. Altra caratteristica fondamentale è che ogni iniziativa apre sempre a nuovi orizzonti, ogni percorso proposto apre nuove mete. Crescita e nuovi orizzonti ci aiutano a verificare il cammino fatto e nutrono la progettazione dei nuovi passi. Per spronare e motivare le parrocchie all’incontro e alla condivisione deve essere innanzitutto la Pg ad aprirsi e a vivere continuamente nuove esperienze di confronto. Per questo motivo durante l’ultimo anno gli animatori di pastorale giovanile sono stati impegnati in un confronto con la pastorale universitaria di Torino, confronto con le altre organizzazioni pastorali regionali e nazionali in vista della Gmg di Cracovia, confronto con l’ufficio per le comunicazioni sociali diocesano e nazionale per riflettere circa le diverse potenzialità e problematiche  legate al rapporto giovani e comunicazione.

Alberto Pistolesi

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