Sabato 7 dicembre, alle 10, la sala «Benedetto XVI» del Seminario arcivescovile, in via Monsignor Cogoni a Cagliari, ospiterà la cerimonia di premiazione dei vincitori della prima edizione del Premio di poesia e prosa religiosa in lingua sarda «Pregheus impari!».
A presiedere l’incontro sarà l’arcivescovo, Giuseppe Baturi, in un momento che unisce cultura, fede e tradizione.
Un concorso per valorizzare il patrimonio religioso e culturale sardo
Il Premio, promosso dalla parrocchia di Santa Vittoria V.M. di Seuni, nasce dall’intento di preservare e valorizzare l’espressione religiosa della popolazione sarda attraverso l’uso della lingua locale, la limba.
Monsignor Gianfranco Zuncheddu, assistente spirituale della comunità cristiana della frazione di Seuni, nel comune di Selegas, ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa:
«Il concorso è nato per registrare le espressioni più vere e attuali del senso religioso della gente sarda, che continua a pregare, individualmente e in gruppo, in limba. È un patrimonio culturale e religioso che non deve essere disperso».
L’appuntamento: celebrazione della lingua e della fede
L’evento non sarà solo un’occasione per premiare i vincitori, ma anche un momento per riflettere sul valore della tradizione religiosa nella società contemporanea, in cui le radici culturali giocano un ruolo fondamentale nell’identità collettiva.
Attraverso la poesia e la prosa, i partecipanti hanno espresso il loro legame spirituale e culturale, arricchendo il dialogo tra passato e presente.
L’invito è aperto a tutti coloro che vogliono celebrare insieme la bellezza e la profondità del patrimonio linguistico e religioso della Sardegna.
Una giornata di festa e di riflessione, per ricordare che il senso della fede si esprime anche attraverso le parole della tradizione.
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