Le pubblicazioni del settimanale riprenderanno a fine agosto
Con questo numero sospendiamo le nostre pubblicazioni per alcune settimane di pausa.
Una chiusura anticipata dettata dalla necessità di ritornare prima in stampa, a fine agosto, in concomitanza con il Concistoro, indetto da papa Francesco, nel quale verrà creato cardinale l’arcivescovo emerito, Arrigo Miglio.
Di quell’evento verrà data puntuale informazione così come è stato fatto nel corso di questi anni, specie negli ultimi mesi: per diverse ragioni la Chiesa di Cagliari è balzata agli onori della cronaca in alcune occasioni, segno della vitalità che contraddistingue la nostra Diocesi.
Nonostante le difficoltà oggettive di questo tempo, segnato dalla guerra alle porte dell’Europa, le cui conseguenze sono sotto gli occhi di tutti, c’è chi continua a credere in ciò che fa e lo porta avanti.
Basti pensare alla bellezza delle decine di oratori parrocchiali, che in diocesi mobilitano migliaia di ragazzi e adulti, pronti a mettersi in gioco per costruire comunità, rapporti e condivisione.
Una serena estate.
Naturalmente di questo, come di altro che segna la vita della nostra Chiesa, poco o nulla fuoriesce dagli spazi degli oratori.
Per questo abbiamo deciso di offrire le nostre pagine come vetrina capace di mostrare il prezioso lavoro educativo e formativo, che nelle comunità viene portato avanti in queste settimane.
È solo uno degli aspetti che il giornale ha tenuto nella dovuta considerazione. Ce ne sarebbero altri ma ora è il tempo del riposo, per chi ne avrà la possibilità.
Occorre tirare il freno: fermarsi per ritrovare le energie dissipate in mille impegni.
Nell’enciclica «Laborem Exercens», San Giovanni Paolo II ricordava ai fedeli che il lavoro nobilita l’uomo, ma il riposo gli dona dignità.
«L’uomo – scriveva papa Wojtyla – deve imitare Dio, sia lavorando come pure riposando, dato che Dio stesso ha voluto presentargli la propria opera creatrice sotto la forma del lavoro e del riposo».
Il Papa Santo era conscio dell’importanza del giusto riposo notturno, di quello settimanale e di quello che ciascuno deve prendersi durante l’anno. Senza riposo, infatti, il lavoro sarebbe fatto male e l’uomo andrebbe incontro ad un invecchiamento precoce.
In momento nel quale le difficoltà che segnano il mondo del lavoro, generando polemiche a volte stucchevoli, sarebbe auspicabile ripensare al giusto tempo da dare al lavoro e al meritato riposo.
Al rientro, quando anche le scuole riapriranno, saranno diversi i problemi che dovranno essere affrontati.
Si tratta di avere una prospettiva di lungo termine, senza la quale non si possono dare risposte alle nuove generazioni, che oggi stanno pagando per colpe non loro, scelte deleterie fatte nel corso tempo. Occorre fermarsi e riflettere su ciò che sta accadendo.
L’auspicio è quindi che possa essere per tutti una serena estate.
Roberto Comparetti
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