I 400 anni dell’Ateneo di Cagliari
È stato grazie all’interessamento dell’allora arcivescovo di Cagliari, monsignor Francisco d’Esquivel, che nei primi anni del ‘600 gli stamenti ottennero la nascita dell’università a Cagliari.
Fu papa Paolo V ad emanare la bolla d’istituzione dell’Universitas Studiorum Caralitana.
Nello stemma dell’ateneo, compaiono il simulacro della Vergine e i segni dei santi Eusebio, Ilario e Lucifero, a testimonianza di come la Chiesa abbia concorso alla nascita della prestigiosa istituzione culturale.
Da allora sono trascorsi quattro secoli e l’ateneo del capoluogo ha allargato la rosa di discipline d’insegnamento.
Nel XVII secolo la scelta era ridotta a filosofia, leggi, medicina e teologia, oggi la varietà è tale che c’è davvero l’imbarazzo della scelta.
Nei giorni scorsi l’inaugurazione dell’Anno Accademico numero 400, segnata dalle restrizioni da Covid.
La cerimonia ha visto anche il saluto di fine mandato della professoressa Maria Del Zompo, prima donna Rettore nella storia dell’Università di Cagliari.
Dal 1 aprile sarà il professor Francesco Mola a tenere le redini della prestigiosa istituzione culturale, fucina di intellettuali e scienziati, capace di dare lustro alla città e all’Isola.
Cambiano i Rettori resta immutata la missione dell’Ateneo: formare uomini di cultura e di scienza, per proseguire il cammino di conoscenza insito nell’uomo.
Università è sinonimo di ricerca e Cagliari mantiene ottimi piazzamenti nelle classifiche nazionali ed europee, nonostante sia un ateneo con sede in un’Isola ed operi in un contesto economico tutt’altro che fertile.
Nell’ultimo lustro l’Università di Cagliari ha raggiunto una serie di risultati importanti: dall’offerta didattica, ai traguardi nelle ricerche, fino ai progetti con istituzioni nazionali ed europee.
Ci sono campi nei quali Cagliari segna punti importanti: ad esempio l’Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa (OSCE) indica l’ateneo tra le Università europee con un ruolo chiave nel panorama nazionale e internazionale.
Grazie alle attività di supporto all’imprenditorialità e innovazione, internazionalizzazione, trasferimento tecnologico e digitalizzazione.
Dispone poi di una casa editrice, «Unicapress», che pubblica, distribuisce e promuove prodotti editoriali di qualità, legati alla ricerca e alla didattica condotte nell’ateneo.
Anche tra gli studenti l’ateneo di Cagliari registra risultati positivi: nel 2015 l’indice di soddisfazione degli universitari era poco sopra il 68 per cento, nel 2019 ha superato il 74%, con una percentuale di risposte positive superiore all’88 per cento.
In questo tempo di pandemia, grazie al supporto della Regione, l’Università ha cercato di assicurare i propri servizi agli studenti, consentendo loro di seguire le attività a distanza.
Prevista la possibilità di discutere le tesi di laurea (dal 23 marzo al 30 settembre 2020, sono stati 1664 i laureati) ed entro il 27 marzo il cento per cento dei corsi sarà online su tre diverse piattaforme.
Ancora l’Università di Cagliari è partner in «Educ», «Università europee», alleanze di atenei finanziate dalla Commissione europea.
Lo scopo è di creare una cooperazione strutturale a lungo termine, per sostenere i valori europei dell’inclusione e dell’innovazione.
Questi sono alcuni dei dati che indicano come l’ateneo continui a crescere e mantenere fede al suo cammino di formazione alla conoscenza.
Roberto Comparetti
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