Il metodo sinodale anima i laboratori di pastorale sociale Prosegue il ciclo di incontri di raccolta ed elaborazione di proposte

Prosegue il lavoro avviato dalla Pastorale Sociale e del Lavoro fin dal primo maggio per la raccolta e l’elaborazione di riflessioni e proposte in vista della «ripresa post-Covid19» su sollecitazione dell’arcivescovo, Giuseppe Baturi.

Dopo l’incontro con l’equipe del 22 giugno, festa di san Tommaso Moro, alimentato da un ricco dibattito, si è passati alla fase di sistematizzazione dei contributi, sollecitati simbolicamente dallo slogan «Non siamo sulla stessa barca, ma tante barche in un mare in tempesta».

Due incontri organizzativi preliminari, tenuti il 1 e 2 luglio, hanno dato vita alla costituzione di quattro laboratori, con lo stile del metodo sinodale del convegno di Firenze, identificati da altrettante parole chiave e relative tematiche.

Il primo laboratorio «persona», costituito da dieci persone, affronterà le questioni legate all’educazione, sociale e famiglia; il secondo laboratorio «lavoro», composto da diciassette persone, dedicato ai temi connessi all’ambiente, sviluppo locale e nuove opportunità di lavoro; il terzo laboratorio «educazione», animato da undici persone, curerà le tematiche riferite a scuola, istruzione e formazione; il quarto laboratorio «comunità», cui hanno aderito dieci persone, si concentrerà su ascolto, partecipazione, politica e sussidiarietà.

I gruppi, coordinati da due facilitatori ciascuno, hanno il compito di elaborare entro luglio una prima ipotesi di documento attraverso due momenti: orientamento per comprendere le principali criticità o opportunità, focalizzazione delle azioni da attuare e delle raccomandazioni.

Successivamente si procederà alla definizione del documento finale, quasi certamente con la formula di un testo base corredato da una serie di schede tematiche.

Particolare cura sarà posta al linguaggio, semplice e non tecnicistico, alla sinteticità e concretezza, con proposte operative rivolte ai singoli e alle comunità locali per affrontare e gestire al meglio la fase della ripresa dopo l’emergenza.

Il tutto, evidentemente, preceduto da un ulteriore confronto con l’Arcivescovo per l’opportuna verifica e validazione. I laboratori sono aperti al contributo libero, inviabile alla mail upsl@diocesidicagliari.it

Diacono Ignazio Boi – Direttore Ufficio diocesano di pastorale sociale e del lavoro

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