Baturi ai giovani: «Chiedete la presenza dello Spirito»

La Veglia di Pentecoste nella parrocchia di Sant’Eusebio a Cagliari

Baturi ai giovani: «Chiedete la presenza dello Spirito».

«Dove lo spirito è di casa».

È questo il tema della Veglia di Pentecoste che si è svolta, domenica scorsa, nella parrocchia di Sant’Eusebio a Cagliari. 

Un appuntamento nato dalla collaborazione delle pastorali diocesane, dedicato ai giovani della città metropolitana.

Un’occasione per i giovani della diocesi strutturata per potersi mettere in ascolto della parola di Dio e affidarsi a monsignor Giuseppe Baturi, il quale si è occupato di suggerire ai presenti degli spunti di riflessione sull’argomento trattato.

È stata la terza Veglia dell’anno organizzata in questa modalità. 

L’intervento dell’Arcivescovo è avvenuto durante il momento di preghiera, il quale è stato caratterizzato dalla condivisione di testimonianze da parte di  ragazze e ragazzi della diocesi. 

Hanno cooperato per l’ideazione dell’evento la Pastorale giovanile, quella Universitaria e la Pastorale vocazionale. 

Alla realizzazione della serata hanno collaborato anche il Coro diocesano, il movimento del Tlc e la parrocchia di Sant’Eusebio.

Il tema comune che ha accompagnato questi momenti è stato lo Spirito Santo e come lo si incontri, lo si accetti e lo si possa testimoniare negli ambienti che caratterizzano le nostre vite: casa, università, lavoro e luoghi di servizio. 

In particolare in questo incontro, uno degli argomenti affrontati dall’Arcivescovo, è lo Spirito come fuoco che arde in noi, come motore che permette ai singoli di mettersi in moto e di operare nella verità.

Altro elemento che monsignor Baturi ha voluto sottolineare è come la testimonianza debba partire dagli ambienti a noi più vicini, la casa, per poi riversarsi in tutti gli altri contesti della vita. 

Questo è però un atteggiamento che non può dipendere unicamente da noi. 

È necessario che si invochi lo Spirito, gli si chieda di essere con noi e di essere il timone della nostra vita. 

Solo in questo modo esso può agire costruendo e consolidando legami tra le singole persone delle diocesi, facendo si che l’armonia dei carismi e delle personalità possa essere manifestazione e testimonianza viva, coerente e credibile della vita con Cristo. 

Elemento che ha contraddistinto l’intera programmazione degli incontri, organizzati durante l’anno, è il tema della vocazione, approfondito nelle diverse sfaccettature. 

L’Arcivescovo ha voluto rimarcare come sia necessario porsi in una posizione di apertura verso il mondo, rispondendo, anche se con difficoltà, alla chiamata della nostra vita. Solo in questo modo potremo essere testimoni vivi e credibili dello Spirito Santo; nonché strumenti affidabili nelle mani di Dio.

Al termine dell’incontro, la parrocchia di Sant’Eusebio e le Pastorali hanno offerto un piccolo rinfresco in compagnia di monsignor Baturi, improntato sull’incontro e sul confronto. 

È stato il tentativo di creare un’occasione nel quale lo Spirito potesse essere nei singoli partecipanti e viaggiasse attraverso la condivisione reciproca.

Federico Vitiello

RIPRODUZIONE RISERVATA
© Copyright Il Portico