Nella Basilica di Nostra Signora di Bonaria la celebrazione con l’Arcivescovo
Implorare il dono della pace con la consacrazione al Cuore Immacolato di Maria della Russia e dell’Ucraina,
Anche la diocesi di Cagliari ha seguito l’invito di papa Francesco di dedicare alla Vergine la preghiera di supplica per chiedere la fine del conflitto che insanguina l’Est Europa.
Prima della celebrazione eucaristica, monsignor Baturi insieme ai religiosi Mercerdari e ai numerosi fedeli presenti in Basilica, ha affidato al cuore della Madonna la preghiera che è stata appositamente composta per la consacrazione al Cuore Immacolato di Maria i due Paesi e i loro popoli.
Atto-di-ConsacrazioneNell’omelia l’Arcivescovo si è soffermato sulla conversione del cuore come modalità attraverso la quale ciascuno di noi può costruire la pace.
«C’è un legame misterioso – ha detto Baturi – che ci lega come uomini nel bene e anche nel male. Perché la guerra, le divisioni, l’invidia, l’odio, il pensare e parlare male, hanno la loro radice nel cuore dell’uomo, e noi, non sempre, siamo migliori degli altri.
«Forse – ha aggiunto – non saliremo mai su un carro armato o non spareremo mai ad una persona ma sappiamo far male».
«Allora – ha specificato l’Arcivescovo – non è possibile chiedere la pace senza il dolore dei nostri peccati. Abbiamo peccato quando abbiamo trasformato in idolo il nostro interesse, la nostra immagine, noi stessi».
Il servizio completo della celebrazione di Consacrazione di Russia e Ucraina al Cuore Immacolato, sarà pubblicato sul prossimo numero del nostro settimanale, in distribuzione a partire da mercoledì 30 marzo.
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