La celebrazione del precetto pasquale presieduta dall’Arcivescovo
Gesù insegnava e guariva.
Come ogni anno prima della Pasqua è stato celebrato il precetto al Policlinico universitario di Monserrato.
A presiedere l’Eucaristia monsignor Baturi, alla presenza dei dirigenti e del personale della struttura sanitaria, insieme agli assistenti spirituali.
Nell’omelia l’Arcivescovo ha sottolineato come «il Signore abbia consumato la Pasqua, che ricorda il passaggio vittorioso del popolo ebraico attraverso il Mar Rosso, ma per lui e per noi ha il sapore del passaggio dalla morte alla vita. Gesù non dice nulla, ha già detto tutto quello che doveva dire. Non sappiamo tutto ciò che ha detto ma solo ciò che è necessario per la nostra fede, non quanto sia accaduto».
«Per compassione del Suo popolo – ha proseguito Baturi – Gesù insegnava e guariva: l’uomo poteva essere convinto della sua divinità solo quando veniva toccato nella sua carne, solo quando riuscivo ad avere una umanità ripristinata nel suo vigore originale, perché solo l’intervento di Dio poteva rendere consente di vivere secondo la dignità originaria a cui aspira continuamente».
Dopo aver guarito Gesù si dona per gli uomini: «Mangiare la Pasqua – ha detto Baturi – significa che lui dona il Suo corpo e versa il Suo sangue per il mondo».
Dopo la celebrazione l’Arcivescovo ha fatto visita ai reparti di patologia neonatale e terapia intensiva neonatale, dove ha portato gli auguri di Pasqua, impartendo la benedizione ai piccoli ospiti, alle loro famiglie e al personale che si prende cura dei bambini.
Il servizio completo della visita dell’Arcivescovo al Policlinico sul numero del settimanale in distribuzione a partire da mercoledì 12 aprile.
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