Centinaia di persone a Pula per pregare sulla reliquia
Nonostante le bizze del tempo la presenza della reliquia di San Padre Pio a Pula è stata segnata da una costante e numerosa partecipazione di fedeli, giunti da tutta l’Isola.
Gruppi organizzati, singoli, famiglie hanno fatto tappa nella chiesa di Is Molas, da tutti conosciuta come la chiesa di Fra Nazareno.
Il cuore del frate di Pietrelcina ha attirato a sé uomini, donne, anche bambini e giovani, desiderosi di pregare e affidare preoccupazioni e pesi che segnano le loro esistenze e quelle dei loro cari.
La Messa di accoglienza è stata presieduta dall’Arcivescovo.
Nel corso dell’omelia monsignor Baturi ha sottolineato come la presenza di tante persone fosse legata alla contemplazione del volto di San Pio e del suo cuore, come testimonianza del suo amore.
«Un bambino, un adulto, un santo – ha detto Baturi. Scriveva già da bambino rivolgendosi a Gesù. Il cuore, secondo la Bibbia, è il centro della persona, è la memoria, il senso del futuro, l’immaginazione del futuro. Offrire il proprio cuore vuol dire concedere tutta la persona».
Nella settimana di presenza delle reliquia nella chiesa della Madonna della Consolazione, sono stati tanti i momenti di preghiera e canto, che hanno visto centinaia di persone testimoniare la grande devozione per il Santo delle stigmate.
Significativa la presenza dei gruppi provenienti dalla comunità parrocchiali di tutta l’Isola, alcuni arrivati da molto lontano dopo un lungo viaggio, felici di essere a contatto con un segno tangibile del Santo tanto amato.
Per la comunità di Pula invece la presenza delle reliquie «è stata fonte di “grazia”», come ha detto il parroco, don Marcello Loi, nella celebrazione di benvenuto davanti alla chiesa parrocchiale.
Dopo la settimana a Pula per la reliquia una tappa a La Maddalena prima del rientro nel Convento Santuario di San Pio da Pietrelcina, meta continua di pellegrini.
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