Una lettera autografa recapitata al gruppo sinodale
Il Papa scrive agli ospiti del penitenziario: una lettera inaspettata.
È quella recapitata al gruppo sinodale che opera all’interno della Casa circondariale di Uta.
«Papa Francesco – racconta il cappellano don Gabriele Iiriti – ha fatto giungere una lettera autografa ai detenuti del gruppo sinodale della casa circondariale di Uta, manifestando la sua gratitudine per il gesto di aver scritto come gruppo sinodale ai genitori di Filippo Turetta attualmente recluso per l’omicidio di Giulia Cecchettin».
«Il gesto e le parole del Santo Padre – sottolinea il cappellano – sono state accolte con stupore e gratitudine da tutti i membri del gruppo, che hanno desiderato avere personalmente una copia dello scritto di papa Francesco».
La lettera è indirizzata «Agli amici del Cammino sinodale della Casa circondariale di Cagliari – Uta.
Ecco il testo.
«Cari fratelli, in questi giorni di Natale, con grande gioia ho ricevuto la vostra lettera indirizzata alla famiglia di Filippo Turetta. Mi ha fatto ben percepire la vostra vicinanza con i sofferenti.
Solo la forza di Dio, la misericordia, può guarire certe ferite.
E dove alla violenza si risponde con il perdono, la vicinanza e la compassione, là anche il cuore di chi ha sbagliato può essere vinto dall’amore che sconfigge ogni forma di male.
E così, tra le vittime e tra i colpevoli, Dio suscita autentici testimoni e operatori di misericordia.
Grazie tante per la vostra testimonianza!
Prego per ognuno di voi: per favore, vi chiedo di non dimenticarvi di pregare per me!
Che Gesù vi benedica e la Vergine santa vi custodisca.
Fraternamente.
Francesco».
La gioia tra i componenti del gruppo ma anche tra gli altri ospiti della Casa circondariale è stata grande, perché non è così frequente che un Papa scriva direttamente a chi si trova in stato di reclusione.
La lettera del Papa rappresenta un ulteriore stimolo per il gruppo sinodale nel portare avanti il percorso intrapreso, che sta dando grande testimonianza soprattutto al di fuori delle mura di Uta.
R. C.
Il Papa scrive agli ospiti
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