Assemblea vicariale oggi alle 16.45 nella chiesa di San Michele a Cagliari
In dialogo per rispondere alle nuove sfide in città.
Un incontro dove laici e sacerdoti si confrontano sulla situazione delle loro comunità.
L’incontro di oggi alle 16.45, nella chiesa di San Michele a Cagliari, vuol mettere insieme le diverse componenti delle comunità del centro storico cittadino.
«Nel Centro storico di Cagliari una Galilea delle genti», questo il tema scelto, per un appuntamento al quale sarà presente l’Arcivescovo. «Il Consiglio Pastorale Vicariale della Cattedrale – dice don Marco Lai – nasce, ormai più di un anno fa, dal desiderio e dalla sfida di camminare insieme come realtà ecclesiali uniti laici e pastori per creare comunità».
«In questo tempo abbiamo voluto rispondere con entusiasmo alla proposta di papa Francesco di intraprendere un nuovo stile, ci siamo interrogati sulla domanda fondamentale e abbiamo concentrato la nostra riflessione e attività sul momento dell’ascolto».
Il lavoro portato avanti si inserisce pienamente nel Cammino sinodale che la Diocesi sta portando avanti. «Oltre agli incontri tra i chierici – prosegue don Marco – abbiamo promosso una sorta di Consiglio pastorale vicariale “ante litteram”, perché nel nuovo direttorio sui vicariati è prevista questo organismo di rappresentanza, formato da laici e chierici. Nel documento che l’Arcivescovo sta proponendo sono previste anche delle Assemblee con i laici, momenti importanti di confronto su temi cruciali che dobbiamo prendere in considerazione».
Negli incontri del Consiglio Pastorale vicariale è emerso il desiderio di allargare a tutte le comunità ecclesiali presenti nel territorio della vicaria. Da qui l’idea dell’incontro di spiritualità, nel cui titolo risuona il passaggio evangelico «Galilea delle genti».
«Lo abbiamo audacemente accostato alla realtà del centro storico di Cagliari – specifica don Marco.
La prossimità con l’area portuale, sia crocieristica che mercantile e diportistica, assieme ai terminal delle ferrovie e del trasporto pubblico, cittadino e metropolitano, nella direttrice del più importante aeroporto isolano, rendono il centro storico del capoluogo (e, di conseguenza, le sue comunità parrocchiali, religiose e le confraternite), il naturale approdo e crocevia, culturale e religioso, di visitatori esteri ma anche locali, lungo una stagione che, oramai, non conosce pause o periodi di magra».
Il centro storico cittadino è spesso alla ribalta delle cronaca, ma è in quella parte della città che si trovano tesori inestimabili di fede, arte e tradizioni popolari, con un ruolo fondamentale interpretato dalle comunità parrocchiali o dalle famiglie religiose che hanno sede in centro.
«Non abbiamo la presunzione di avere altre soluzioni – conclude con Marco – se non quella di affidarci all’ascolto e al dialogo, al confronto e alla riflessione fra tutte le componenti della nostra comunità in intima comunione e sotto la guida del Vescovo».
«Per questo occorre ripartire dal reciproco sostegno alla comunione ecclesiale, nel rispetto dei ruoli, dei carismi e dei compiti di tutti e di ciascuno, obbligandoci amorevolmente a non escludere nessuno perché in tutti c’è un “frammento di Parola e di Verità”».
In dialogo per rispondere alle nuove sfide in città.
Roberto Comparetti
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