Il Seminario di Oristano ha ospitato l’incontro regionale degli incaricati degli uffici diocesani del «Sovvenire» (servizio per la promozione del sostegno economico alla Chiesa cattolica).
Presenti monsignor Arrigo Miglio, vescovo delegato del «Sovvenire» per la Sardegna, don Gianfranco Pala, incaricato regionale, e gli incaricati delle diocesi di Alghero, Cagliari, Lanusei, Nuoro, Ozieri, Sassari, Tempio-Ampurias.
A confronto, punti di forza e di debolezza nelle diverse diocesi messi in evidenza attraverso uno scambio di esperienze e di opinioni, e la recente giornata diocesana sul «Sovvenire» organizzata, a Cagliari, lo scorso 2 marzo, dal competente ufficio diocesano, frutto di un lavoro di rete tra tutti gli uffici della diocesi cagliaritana, che ha visto una buona partecipazione.
Tra i temi affrontati durante l’incontro regionale, come rafforzare la rete di sensibilizzazione e informazione sul tema del «Sovvenire», partendo da alcune strategie: l’individuazione di un referente del Servizio in tutte le parrocchie, il rafforzamento degli incontri con i consigli degli affari economici parrocchiali, una maggiore formazione e sensibilizzazione dei parroci su questo tema, il coinvolgimento sempre maggiore dei laici, una maggiore comunicazione, attraverso cui far parlare i numeri e le opere realizzate grazie ai fondi 8xmille.
Tra le prossime iniziative dell’équipe regionale, uno spazio dedicato al tema del «Sovvenire» da pubblicare in tutti i settimanali diocesani in occasione della prossima Giornata nazionale dell’8xmille, il 19 maggio, e due convegni regionali, per il nord e per il sud Sardegna, il prossimo ottobre (in date da definire), in vista della Giornata nazionale delle offerte liberali «Insieme ai sacerdoti», in occasione dei quali verrà diffusa una pubblicazione che racconta le opere realizzate, grazie all’8xmille, in Sardegna.
«Con la revisione del Concordato nel 1984 -si legge sul sito di Sovvenire – la prima fonte di sostentamento, cioè quella delle offerte (non deducibili) dei fedeli è stata posta sempre più al centro del sistema, rappresentando l’elemento di maggior valore ecclesiale. La seconda fonte, quella di sostentamento dei sacerdoti che svolgono quei servizi, già evidenziati in precedenza, di particolare utilità pubblica e sociale, non è stata modificata. Mentre la terza, quella delle congrue e dei contributi per l’edilizia del culto, è stata, invece, radicalmente modificata. Dal 1989 sono dunque cessati per sempre questi finanziamenti diretti e sono state introdotte due nuove forme di sostegno economico alla Chiesa Cattolica rivolte ai cittadini: le offerte per il sostentamento del clero, deducibili dal proprio reddito complessivo ai fini del calcolo dell’Irpef, e la scelta per la destinazione dell’otto per mille dell’Irpef».
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