«E tu mangerai sempre alla mia tavola» (2 Sam 9, 1 – 13). Con queste parole sabato 11 giugno si è aperto il convegno per il XXV del Settore della catechesi per le persone disabili dell’Ufficio catechistico nazionale, celebrato a Roma presso l’aula Paolo VI, in occasione del Giubileo delle persone malate e disabili. Anche una rappresentanza del Settore della nostra diocesi era presente a questo importante appuntamento, espressione di una gioia condivisa, di un cammino vissuto insieme.
La giornata, vissuta in un clima di gioia, è stata scandita da diversi momenti introdotti dalla preghiera e dalla narrazione e drammatizzazione del brano biblico curata dai ragazzi disabili appartenenti ad alcuni gruppi e associazioni. È seguita, poi, la lectio guidata dalla biblista Rosanna Virgili.
Il testo biblico ha introdotto tutti a questo momento di festa, nella consapevolezza che ciascuno, nella propria condizione, con le sue caratteristiche, è invitato a sedere attorno alla tavola, portando la sua stessa vita in dono. È questa la bellezza della tavola attorno alla quale ci siamo radunati come Chiesa: una tavola nella quale si fa festa arricchendosi della vita e delle esperienze che ciascuno ha portato con sé, in dono per gli altri.
La riflessione è proseguita con l’intervento del vescovo di Bologna Matteo Maria Zuppi e di Jean Vanier, fondatore delle comunità per persone disabili, l’Arché e Fede e Luce.
Nelle loro testimonianze hanno messo in luce come la persona disabile nella comunità cristiana, sia risorsa per un continuo rinnovamento della comunità stessa e come la sua presenza inviti costantemente a cercare nuovi linguaggi, nuove modalità comunicative per l’annuncio della Parola di Dio.
Durante la mattinata, poi, numerose testimonianze di diverse realtà presenti in Italia: diocesi, parrocchie, associazioni e movimenti. Anche la nostra diocesi è stata invitata a condividere il percorso che il Settore della catechesi per le persone disabili da qualche anno ha intrapreso nella nostra Chiesa locale.
Alla fine della mattinata si è vissuto il momento tanto atteso, con l’arrivo del Santo Padre che ha voluto prendere parte a questo importante evento, condividendo con la sua presenza e le sue parole il prezioso e delicato servizio che la Chiesa è chiamata a svolgere, nell’annuncio della Persona di Gesù Cristo, Parola vivente offerta a tutti, nella ricerca di una pluralità di linguaggi che garantiscano a ciascuno di poterne fruire.
Altri appuntamenti ancora hanno scandito la serata: il passaggio della Porta Santa e la festa vissuta a Castel sant’Angelo, dove diversi artisti si sono messi a disposizione per far vivere a tutti i partecipanti, tra canzoni, balli, giochi, coreografie, un autentico momento di gioia.
Domenica 12 giugno, Giornata del Giubileo delle persone malate e disabili, ci siamo radunati in piazza san Pietro per preparaci alla Messa, attraverso la testimonianza di persone e famiglie che vivono l’esperienza della disabilità, dalle quali è emerso il forte richiamo alla grandezza del dono della vita che ciascuno di noi porta con sé e alla ricchezza che ognuno può trovare nell’altro abbattendo i diversi muri che ne impediscono la relazione. Durante la celebrazione eucaristica, presieduta da papa Francesco, non è mancata, inoltre, l’attenzione ad una pluralità di linguaggi (Lis, drammatizzazione del Vangelo, coro delle mani bianche) che potesse far vivere a tutti la bellezza e la gioia dello stare insieme attorno alla stessa mensa.
Davide Lai
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