La presenza orante delle Carmelitane Scalze

Il 25 maggio 1997 veniva inaugurato il Monastero di Terramala

La presenza orante delle Carmelitane.

«Nel XXV anniversario dell’inaugurazione di questo nostro amato Monastero in terra cagliaritana, dal nostro cuore sgorga la gratitudine più commossa per quanto Dio ha operato e realizzato, anche attraverso la partecipazione di tante persone che hanno collaborato a compiere l’opera del Signore, sia materialmente che spiritualmente». 

Così scrivono le Carmelitane Scalze del Monastero «Nazareth del Verbo Incarnato» di Quartu Sant’Elena, nell’approssimamisi del XXV di fondazione del complesso che sorge sulle colline di Terramala. 

Era infatti il 25 maggio del 1997 quando finalmente veniva inaugurato il tanto atteso Monastero, che in un quarto di secolo è diventato riferimento per tanti ma soprattutto luogo dove «la preghiera è fondamento», come scriveva Santa Teresa.

Il primo desiderio di Fondazione delle Carmelitane Scalze in diocesi risale ai primi anni Cinquanta del secolo scorso, quando diverse vocazioni sarde hanno dovuto lasciare l’Isola, per poter rispondere alla propria chiamata monastica carmelitana, accolte nel nascente Carmelo di Loreto.

Il proposito è cresciuto nel cuore e nei progetti della Comunità carmelitana loretana.

La presenza orante delle Carmelitane.

Diversi decenni dopo, altre due monache Carmelitane sarde, residenti in altro Monastero, si unirono alla Comunità di Loreto, spinte dal medesimo desiderio e con la speranza di poter realizzare insieme con loro questo progetto.

Alla fine degli anni ’80, la Provvidenza diede tanti segni di come fosse arrivato il momento di realizzare l’opera, con una famiglia cagliaritana che donò il terreno per la costruzione del Monastero, un benefattore di Novara si rese disponibile al finanziamento dell’opera muraria.

Un ingegnere quartese si mise a disposizione per la progettazione dell’edificio, l’allora Arcivescovo di Cagliari accolse con esultanza il dono di avere un Carmelo femminile nella sua Chiesa diocesana, il Comune di Quartu Sant’Elena approvò la deroga per la costruzione e i fratelli di due monache, pensionati, diedero la loro disponibilità a seguire i lavori e le pratiche necessarie.

La rete operativa, formata da tante persone, portò alla posa della prima pietra il 1 maggio 1994, con una cerimonia solenne presieduta dall’arcivescovo di Cagliari, Ottorino Pietro Alberti, il quale, tre anni dopo il 25 maggio, nella solennità della Santissima Trinità, presiedette la solenne di inaugurazione.

Dal Carmelo di Loreto furono scelte le Sorelle sarde che avrebbero dato inizio alla nuova Comunità: Suor Maria Teresa di Gesù, Suor  Maria Angela del Volto Santo, Suor Elisabetta della Croce, Suor  Geltrude dello Spirito Santo, Suor  Maria Pia di Gesù Crocifisso, Suor Anna Maria della Sacra Famiglia.

La costruzione della chiesa annessa al Monastero fu poi ultimata e solennemente consacrata il 29 giugno 2001, nella solennità dei Santi Pietro e Paolo. 

«Nel corso degli anni – scrivono ancora le Monache – la Comunità ha sperimentato la benedizione di Dio, accogliendo nuove vocazioni e anche accompagnando alcune Sorelle fino alla Casa del Padre. La Provvidenza si è sempre manifestata in modo veramente commovente, suscitando tante persone buone e generose, che ci hanno fatto dono della loro premurosa carità, per soccorrere le nostre necessità da tutti i punti di vista».

La comunità ha di recente visto il ritorno alla Casa del Padre della Madre fondatrice, Teresa Margherita del Cuore di Gesù, «alla quale  – scrivono ancora – va il nostro ringraziamento più commosso, che ha accolto e formato ciascuna di noi e, con le sue grandi doti umane e spirituali, ha saputo armonizzare tutte le persone, cose e situazioni, per amore e per il bene del Monastero e della Comunità, sapendo creare una splendida realtà divenuta riferimento per la Chiesa di Cagliari, per i sacerdoti e per tanti amici».

Roberto Comparetti

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